CAPACITA’ e COMPETENZE RELAZIONALI: le competenze trasversali per vincere e raggiungere gli obiettivi
Ti sei mai chiesto perché sono tanto importanti le famose soft skills?
L’articolo di oggi vuole esplorare le soft skills e approfondire l’argomento delle capacità e delle competenze relazionali. Le competenze relazionali sono la chiave per avere successo nella vita personale e professionale. Ma cosa sono esattamente? E, soprattutto, come inserirle nel CV e dimostrarle durante il colloquio?
Se ti interessa approfondire questi argomenti, non mi rimane che augurati buona lettura!
Soft skills: il nuovo cavallo di battaglia nel lavoro
Contenuti
Tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta del secolo scorso fu introdotto il concetto di “soft skills“, ovvero quelle abilità trasversali da mettere in campo in ogni ambito della nostra vita e che ognuno di noi può allenare.
Oggi le soft skills vengono sempre più richieste e valutate nel mondo del lavoro, poiché vanno a completare il quadro generale della persona, assieme alle competenze tecniche, definite anche hard skills.
A questo punto definiamo meglio la differenza tra hard skills e soft skills.
Le hard skills sono quelle competenze tecniche e professionali che si acquisiscono attraverso la formazione e l’esperienza lavorativa. Esse si dimostrano e si misurano attraverso i diplomi, le lauree, i certificati, gli attestati ecc. Le hard skills sono specifiche per ogni ruolo in azienda.
Un esempio? Le hard skills possono essere le competenze linguistiche per chi lavora nell’ambito delle lingue, le competenze informatiche per chi vuole diventare un programmatore, le competenze mediche per chi svolge la professione di un medico ecc ecc.
Le soft skills sono delle abilità che fanno riferimento alla sfera personale e interpersonale degli individui. Esse sono difficili da misurare poiché non vi è un certificato che ne attesta l’acquisizione. Inoltre, le soft skills non fanno riferimento a un ruolo specifico, ma, essendo trasversali, possono essere messe in campo sempre, indipendentemente dal lavoro svolto.
Le soft skills sono importanti tanto quanto le competenze tecniche perché completano il profilo del lavoratore o del candidato. Esse si dividono in due macro categorie: le competenze relazionali e le competenze personali.
Le competenze relazionali o comportamentali si suddividono in:
- Leadership https://oltremeta.it/migliora-la-tua-azienda/leadership-agile-principi : con la capacità di gestione dei conflitti, la negoziazione e la capacità di gestire i gruppi di lavoro;
- Comunicazione;
- Capacità di lavorare in team: con collaborazione e cooperazione e la capacità di relazionarsi con gli altri;
- Empatia: con la capacità di ispirare fiducia e di ascoltare.
Le competenze o caratteristiche personali sono:
- Capacità di gestire le proprie emozioni: con autocontrollo, consapevolezza, padronanza di sé e fiducia in se stessi;
- Motivazione: con orientamento al raggiungimento degli obiettivi e al risultato, dinamicità, intraprendenza e spirito d’iniziativa;
- Flessibilità: con la capacità di adeguarsi alle diverse situazioni e resilienza;
- Affidabilità: con etica e integrità, ottimismo, creatività, autonomia, capacità di prendere decisioni, disponibilità, adattabilità, gestione dello stress e del tempo.
Le capacità e le competenze relazionali
In breve, le competenze relazionali sono quelle abilità che ci permettono di interagire in modo efficace con gli altri. Queste abilità includono la capacità di comunicare chiaramente, di ascoltare attivamente, di negoziare, di lavorare in team e di gestire conflitti.
Per capire come mai queste competenze sono diventate così importanti nella società odierna, basta vedere che viviamo in una società basata sulle relazioni. Le dinamiche relazionali sono alla base della vita sociale, poiché interagiamo con gli altri continuamente stringendo legami.
Ogni giorno ci troviamo a interagire con persone diverse, sia in ambito lavorativo che personale. Sapere come gestire queste interazioni può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Ma non si tratta solo di ottenere risultati migliori. Le competenze relazionali ci aiutano anche a vivere meglio. Quando siamo in grado di comunicare chiaramente e di comprendere gli altri, siamo meno stressati e più soddisfatti della vita.
Quindi, le capacità e le competenze relazionali sono le abilità che riguardano il modo di comunicare, di entrare in contatto e di relazionarsi con gli altri.
La comunicazione efficace
La comunicazione efficace è una della capacità relazionali fondamentale per avere successo nella vita professionale e personale.
La comunicazione efficace si riferisce alla capacità di trasmettere informazioni in modo chiaro ed efficiente, senza fraintendimenti o malintesi. Una buona comunicazione è alla base di tutte le relazioni interpersonali, sia sul posto di lavoro che nella vita privata.
La comunicazione efficace porta a una migliore collaborazione sul posto di lavoro, a una maggiore produttività e a una riduzione degli errori dovuti a malintesi. Inoltre, aiuta a creare relazioni positive con i colleghi, i clienti e gli amici.
In conclusione, se vuoi sviluppare le tue capacità relazionali, la comunicazione efficace è un ottimo punto di partenza. Sii un buon ascoltatore, esprimi le tue idee in modo chiaro e conciso e cerca di comprendere i sentimenti degli altri. Vedrai come questo ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi professionali e personali.
L’empatia
L’empatia è una delle competenze relazionali più importanti che si possono acquisire. Essa consiste nella capacità di comprendere le emozioni e i punti di vista degli altri, ponendosi al loro posto. Questa abilità è fondamentale in ogni ambito della vita, sia personale che professionale.
In particolare, nel mondo del lavoro l’empatia è un elemento chiave per una comunicazione efficace e per creare un clima di collaborazione all’interno del team. Quando si è empatici, si riesce a comprendere meglio le esigenze dei colleghi e a trovare soluzioni insieme, senza conflitti o incomprensioni.
Inoltre, l’empatia può essere un vantaggio competitivo nell’ambito del lavoro. Essa permette di capire meglio le esigenze dei clienti o dei partner commerciali, migliorando così la qualità del servizio offerto o la collaborazione stessa.
L’empatia può essere sviluppata attraverso la capacità di ascolto e permette di creare relazioni interpersonali più forti e durature.
L’intelligenza emotiva
L’intelligenza emotiva è la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni, nonché di percepire e influenzare quelle degli altri. È una competenza fondamentale per costruire relazioni sane e produttive, sia sul posto di lavoro che nella vita quotidiana.
Essa è importante per molteplici motivi:
- Consente di gestire lo stress e le emozioni negative in modo efficace;
- Aiuta a mantenere la calma sotto pressione e a prendere decisioni migliori;
- Consente di comprendere meglio gli altri e di comunicare in modo più efficace con loro. Questa capacità diventa particolarmente importante quando si lavora in equipe o si collabora con i colleghi;
- Aiuta a gestire i conflitti in modo efficace.
L’ascolto attivo
Se vuoi migliorare le tue capacità e competenze relazionali, una delle abilità più importanti che devi sviluppare è l’ascolto attivo. Essere un buon ascoltatore non significa solamente stare in silenzio mentre qualcuno parla, ma implica anche la capacità di comprendere veramente ciò che l’altra persona sta dicendo e rispondere in modo appropriato.
L’ascolto attivo è cruciale non solo nella vita personale, ma anche nel mondo del lavoro. Quando si tratta di interagire con i clienti, i colleghi o i superiori, essere in grado di ascoltare con attenzione e rispondere in modo efficace può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Quando pratichi l’ascolto attivo, devi concentrarti sulla persona che sta parlando, mettendo da parte le distrazioni e le preoccupazioni personali. Devi fare domande pertinenti per chiarire ciò che l’altra persona sta dicendo e riflettere su ciò che hai sentito per dimostrare che stai effettivamente ascoltando.
Un buon ascoltatore deve anche saper gestire le proprie emozioni durante una conversazione. Se ti senti frustrato o arrabbiato, potresti non essere in grado di ascoltare attentamente o di rispondere in modo adeguato. Imparare a controllare le proprie emozioni è essenziale per diventare un ascoltatore efficace.
Tutti questi elementi sono estremamente importanti perché sono richieste in tutti i lavori, indipendentemente dal settore o dalla professione nello specifico. Inoltre, le competenze relazionali sono fondamentali per sviluppare relazioni professionali, interpersonali e umane fruttuose sul posto di lavoro e nella vita più in generale.
Come sviluppare le competenze relazionali
Le competenze relazionali sono importanti per lo sviluppo professionale e personale. Esistono diversi modi per svilupparle:
- Formazione specifica: seguendo dei corsi di formazione sui temi rilevanti per sviluppare le competenze relazionali, come ad esempio la comunicazione efficace;
- Esperienza lavorativa: le soft skills in generale, e quindi in particolare anche le capacità relazionali, possono essere sviluppare “in campo”. Per cui, l’interazione con i colleghi e i clienti ti permetterà di migliorare questa competenza trasversale in maniera diretta;
- Autoformazione: si tratta di un modo alternativo per sviluppare le competenze relazionali attraverso la lettura di libri sull’argomento.
E’ chiaro che nel caso della formazione specifica e dell’autoformazione si hanno a disposizione solo conoscenze teoriche, che vanno dunque messe in pratica e allenate costantemente.
Alcuni consigli pratici
Per migliorare le competenze relazionali e comunicative è necessario lavorare singolarmente sulle sue componenti. Ricordiamo che esse sono: l’ascolto attivo, la comunicazione efficace e la negoziazione.
Per migliorare l‘ascolto attivo è buona abitudine creare e mantenere il contatto visivo con l’interlocutore, orientarsi all’altra persona così da dedicargli la nostra completa attenzione e mostrare interesse per ciò che viene detto. Inoltre, è importante evitare di interrompere l’interlocutore e di non giudicare ciò che viene detto.
L’ascolto attivo va di pari passo all’empatia che si basa su 3 pilastri fondamentali:
- Scegliere la calma
- Puntare sulla pazienza
- Capire le emozioni
La comunicazione si può definire efficace quando passa per un buon ascolto attivo accompagnato dall’empatia e dall’assertività. Quest’ultima è una caratteristica del comportamento umano e consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e/o opinioni, senza offendere o aggredire l’interlocutore.
Grazie all’assertività sarai in grado di esprimerti in libertà e, al contempo, nel rispetto degli altri perché essa implica la capacità di dipendere il proprio punto di vista in modo sicuro e convincente, senza essere aggressivi o, al contrario, sottomessi.
L’assertività, dunque, è una competenza sociale, comunicativa e relazionale importante che ti può essere utile in molte situazioni della vita quotidiana, basta apprenderla e svilupparla.
“La persona assertiva si esprime in modo efficace e autentico, sa ascoltare e chiedere chiarimenti. Si assume la responsabilità di quanto dice o fa, accetta le critiche costruttive, rifiutando quelle manipolative o svalutanti.”
Edoardo Giusti, Alberta Testi
In conclusione, per migliorare le competenze comunicative e relazionali è necessario apprendere nuove abilità e metterle costantemente alla pratica. Come? Interagendo con gli altri.
E’ possibile affermare, inoltre, che la maggior parte dei problemi nei rapporti dipende dalla comunicazione. Per cui una buona comunicazione porta a migliorare le relazioni personali e lavorative. Ciò vuol dire incrementare le connessioni per il team work e potenziare le capacità di leader nel guidare un gruppo.
Buoni comunicatori si diventa
La capacità di comunicare in modo efficace si può acquisire, anche se certamente una predisposizione naturale già presente nelle persone le porta a comunicare con successo più facilmente.
Tuttavia, con motivazione e costanza chiunque può affinare questa capacità, grazie allo studio e all’applicazione delle tecniche di comunicazione che permettono di ottenere miglioramenti significativi e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Le buoni prassi per una comunicazione efficace e un dialogo costruttivo nelle relazioni personali e sul luogo di lavoro sono le seguenti:
- Adottare il linguaggio usato dal nostro interlocutore
- Mettersi allo stesso livello
- Evitare di alzare la voce
- Stabilire una comunicazione bidirezionale
- Fare attenzione alla comunicazione non verbale
- Ascoltare prima di parlare
- Non cercare di esprimere subito tutti i contenuti
- Concedere spazio all’altro
- Condividere le informazioni possedute per dare dimostrazione di trasparenza, affidabilità e sincerità
Le capacità e competenze relazionali nel mondo del lavoro
Le competenze relazionali elencate fin qui sono molto richieste nel mondo del lavoro. Oggi, più che mai, le competenze sociali e interpersonali fanno la differenza sul luogo di lavoro, dato che sono delle abilità che permettono di raggiungere più facilmente gli obiettivi e di stabilire dei rapporti efficienti con i colleghi e i superiori.
La collaborazione, infatti, è un elemento cruciale per quasi tutti i lavori e i settori produttivi. In ogni professione abbiamo a che fare con molteplici interazioni umane, talvolta anche complesse, per cui gestire efficacemente la comunicazione è un vantaggio.
Le 10 soft skills più richieste nel mondo del lavoro e ritenute più importanti secondo i recruiter sono:
- Lavoro di gruppo
- Comunicazione
- Gestione del tempo
- Problem solving
- Creatività
- Leadership
- Organizzazione
- Intelligenza emotiva
- Decision making
- Gestione dello stress
Le competenze relazionali nel CV
Ma come inserire le competenze relazioni nel curriculum? Vediamolo insieme!
Il Curriculum Vitae, in breve CV, non è solo un documento in cui si inseriscono le informazioni relative al proprio percorso di formazione e alle esperienze lavorative, perché non deve contenere solo le hard skills.
Essendo un documento che viene utilizzato principalmente per candidarsi a un posto di lavoro, è un’occasione per presentarsi al datore di lavoro o al recruiter per essere selezionati per partecipare al colloquio e valutare l’assunzione.
Per cui è fondamentale farsi conoscere sotto tanti punti di vista, mettendo in risalto anche le soft skills.
Ogni CV è caratterizzato dalle seguenti parti: dati personali, istruzione e formazione, esperienze lavorative, altre informazioni aggiuntive (come servizio civile, volontariato, patente, lingue conosciute, certificazioni professionali, competenze informatiche) e le competenze. E’ proprio nell’ultima parte che vanno inserite le soft skills.
E’ necessario mettere in evidenza le competenze e le abilità più rilevanti per la posizione per cui ci si sta candidando. Inoltre, grazie all’inserimento delle soft skills, è possibile costruire una mini presentazione su chi siamo. Essa deve essere chiara, coincisa, ben strutturata, personalizzata così da catturare l’attenzione del recruiter e aumentare la possibilità di essere selezionati per il colloquio.
Inoltre, è consigliabile inserire le competenze trasversali anche in collegamento con le esperienze lavorative già svolte, in modo da sottolineare cosa si è imparato da quell’attività professionale. Legare le hard skills alle soft skills sarà sempre più essenziale per costruirsi un profilo professionale completo. Anche perché le risorse umane non vogliono vedere solo un elenco di abilità sterile, bensì sono alla ricerca di competenze che si adattino al ruolo da ricoprire.
Le competenze relazionali durante il colloquio
Bene, ora nel tuo CV ci sono anche le soft skills, ma come le dimostro durante il colloquio?
Durante il colloquio i selezionatori verificano se il candidato possiede veramente le competenze richieste nell’annuncio di lavoro e le mette a confronto con quelle inserite nel curriculum, per poi appurare se il candidato le possiede veramente.
Innanzitutto, è sempre meglio non mentire ed essere sinceri durante il colloquio. Non si tratta certo di un interrogatorio, ma di un modo per presentarsi e proporsi.
E’ buona norma andare al colloquio preparati, per cui concentrati sulla tua storia lavorativa e sulla tua formazione. Ricordati di non raccontare solo quello che hai fatto, ma di dimostrare come lo hai fatto.
Ecco che ti viene in aiuto concentrarti sugli esempi concreti di come hai messo a frutto le tue capacità, di quella volta che hai risolto un problema grazie alla negoziazione, di quella volta che hai superato la paura di parlare in pubblico attraverso un corso di public speaking, o ancora, di quell’occasione in cui hai gestito il tempo in maniera efficace e hai raggiunto gli obiettivi, e così via.
Concentrati sui successi ottenuti, sulla tua crescita e sui miglioramenti ottenuti e non dimenticarti degli insuccessi. Quelli ti rendono umano e puoi imparare molto dagli errori che commetti, soprattutto da un punto di vista di competenze trasversali, perché è vero che l’errore lo possiamo commettere in un ambito tecnico, ma il modo in cui lo risolviamo e ne veniamo fuori lo possiamo mettere in campo in ogni settore lavorativo.
E’ questione di atteggiamento e le soft skills che ne emergono possono essere molteplici, come accettare il fallimento, uscire dalla propria zona di comfort, saper chiedere aiuto, il problem solving, la negoziazione, la gestione dello stress e delle emozioni.
Ricorda che tutto può servire per incrementare le tue competenze e capacità, sia i successi che gli errori. Focalizzati sulla tua crescita e sul tuo miglioramento continuo.
In conclusione, le capacità e le competenze relazionali sono fondamentali in ogni ambito della nostra vita. Non possiamo non comunicare, come dice il primo assioma della comunicazione definito dalla Scuola di Palo Alto, per cui tanto vale cercare di comunicare bene per stabilire e mantenere delle relazioni costruttive sul luogo di lavoro e al di fuori. Anche perché come disse Bauman “il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”.