CONSULENTE HR, l’identikit del tuo aiutante magico nella gestione delle risorse umane.
Consulente HR, una figura professionale sempre più diffusa e presente, che si rende preziosa in contesti di vario genere e caratura: il suo operato può risultare decisivo in realtà piccole e snelle, in aziende di medie dimensioni, magari appena affacciatisi al mondo strutturato, ma anche in situazioni di grandi dimensioni con funzioni e unità di business definite e automatizzate.
Ma quanti sanno chi è davvero il Consulente HR e cosa fa nel concreto?
Dare risposta a queste domande ci aiuterà a mettere in luce la sua importanza.
Importanza che si fa imprescindibile in un mondo del lavoro evoluto e interconnesso come quello di oggi.
Consulente HR significato e ruolo di questa figura
Contenuti
Si tratta di una figura che spesso ha una formazione umanistica (ma non è condizione necessaria) e una specializzazione nell’HR management, magari inaugurata da studi e formazione post laurea e poi completata e arricchita da percorsi di formazione e specializzazione in merito, oltre che consolidata con anni di esperienza sul campo che abbiano permesso di toccare con mano tutti i vari ambiti della funzione stessa e di sperimentarli in vesti sempre diverse.
Il Consulente HR ha competenze tecniche e specialistiche legate a precisi ambiti del mondo delle risorse umane: dal recruiting (sempre più in versione digital), alle tecniche di selezione, come i colloqui, gli assessment, la somministrazione (e lettura) di test e questionari, la parte giuslavoristica e retributiva, in cui trova spazio il mondo del compensation & benefit, la parte sindacale e di welfare, oltre che al mondo della valutazione e dello sviluppo delle risorse.
Il Consulente HR possiede inoltre le competenze strumentali per intervenire e portare valore aggiunto in ognuno degli ambiti citati. Conosce le mappature delle fonti di reclutamento, i i social dedicati alla ricerca e selezione, sa come dove e con che strumento è bene diffondere una determinata job description, utilizza agevolmente software crm di gestione del personale o software per l’archiviazione dei cv ecc… potremmo andare avanti ancora per molto.
Per chi volesse esplorare risorse di valore interessanti consigliamo questo link ad una rivista di riferimento del settore hr, qui.
L’arma segreta di un buon Consulente HR
Il Consulente HR però è molto più di questo, perché correda le sue conoscenze e competenze tecnico-specialistiche, che potremmo definire “hard skills” con una dimensione umana e trasversale fondamentale per raggiungere alti livelli di professionalità in questo suo campo di azione.
Le soft skills che il Consulente HR mette in campo in prima persona, avendole allenate correttamente, e che cerca di sviluppare anche negli altri, sono riconducibili a tre ambiti: quello delle competenze emotive, quello delle competenze personali, e quello delle competenze sociali. Tali strumenti trasversali gli permettono di analizzare, valutare e gestire al meglio la sua risorsa primaria, ovvero le persone.
Avere consapevolezza del ruolo delle emozioni, delle relazioni interpersonali, passando da un buon livello di autoconsapevolezza ed autoefficacia, e soprattutto delle spinte motivazionali che tutte queste componenti generano negli individui è fondamentale per guidare al meglio i percorsi di carriera ai singoli ed anche per fornire una consulenza adeguata alle organizzazioni che, attraverso il Consulente HR, tentano di valorizzare il loro capitale umano.
Il consulente HR davvero completo e di alta professionalità è, inoltre, in realtà, anche un esperto di comunicazione interna ed esterna, un venditore, un blogger, un esperto di marketing, di strategie operative e di personal branding. Si tratta, insomma, di una figura professionale molto sfaccettata e trasversale che, con le sue competenze, può davvero fare la differenza tra una strategia di gestione del personale lungimirante e funzionale ed una non adeguata e fallimentare.
Nel contesto del moderno mercato del lavoro, poi, si parla addirittura di Consulente HR 2.0, ovvero quella professionalità che abbiamo raccontato finora, abbinata a nuove e necessarie doti e competenze legate al mondo digitale.
Il campo digital è ormai, ad esempio, la via primaria per intercettare candidature, per per mettere in campo strategie di employer branding, per creare network e connessioni utili ad ampliare i contatti ecc..
Consulente HR: le 5 cose che può fare per la tua azienda (e che ti cambieranno prospettiva!)
Il Consulente HR, quindi, può venire in tuo aiuto e della tua realtà aziendale in molti modi. Vediamo ora le 5 cose fondamentali che può fare per te:
1. Ti aiuta a capire il tuo stato di salute
Un valido Consulente HR può attuare una valutazione dello stato di salute della funzione HR in azienda (sia nel caso non fosse per nulla strutturata ma abbozzata, sia nel caso di unità di business più complesse). Un check up iniziale per fare una fotografia allo stato di partenza, dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi intervento consulenziale che non voglia calare dall’alto teorie e modelli, che non sempre sono, poi, sostenibili, dalle realtà a cui li si suggerisce.
2. Analizza i tuoi fabbisogni formativi (e non solo)
Dopo aver chiarito la situazione di partenza , è di certo più semplice individuare le zone di lacune, le zone di carenza e le aree più ottimizzate. Un valido Consulente HR saprà, a questo punto, segnalarti i fabbisogni di formazione e di intervento che, aumentano il know how, le competenze e la strumentazione a supporto, porteranno la tua realtà aziendale a fare un passo in avanti rispetto al punto di partenza.
3. Ti indica un action plan con priorità di intervento
Avendo chiari i tuoi specifici fabbisogni, allora il Consulente HR, sarà in grado di creare un action plan cucito sulle tue esigenze. Il rischio, infatti, di un intervento a freddo su questo punto è quello di ricevere indicazioni su un piano d’azione strutturato con un goal setting preimpostato che però, come già detto, spesso non è adeguato a tutte le situazioni aziendali. Ogni azienda è una storia a sé, e questo un buon Consulente HR, non può non tenerlo a mente, quando stila la lista di priorità di intervento per ottimizzare la funzione HR.
4. Ti indica la struttura adatta alla tua realtà
Il Consulente HR, infatti, può fornirti un validissimo supporto nel processo di strutturazione (o ristrutturazione) della funzione interna HR. Sapere qual è il punto di partenza iniziale e quali sono i fabbisogni totali per implementare un miglioramento sostenibile e una ottimizzazione funzionale alla tua realtà aziendale specifica, gli permetterà, infatti di individuare la struttura più adatta al tuo caso (intesa come numero e qualità delle persone, strumenti e procedure).
5. Ti può restare accanto mentre muovi i primi passi
Infine, se sono un ottimo Consulente HR lavoro a medio-lungo termine. In alcune situazioni, o quando il cliente lo richiede, non basta indicare la via, c’è bisogno di camminare affiancati…almeno per il primo tratto di strada.
Il Consulente HR può, dunque, proporre un periodo di affiancamento all’azienda per supportare la struttura interna nel suo processo di miglioramento (ad esempio offrendo aiuto e affiancamento al consulente hr junior interno), oppure può insediarsi come un HR Temporary Management, nel caso in cui la struttura sia inesistente e da mettere in piedi.
Se vuoi sapere di più su cosa possiamo fare per te e come possiamo sostenerti nel tuo miglioramento nella gestione delle persone, contattaci!