CRITICAL THINKING ovvero pensiero critico 3 punti di vista utili per svilupparlo.
Sei davvero capace di utilizzare il pensiero critico? In questo articolo spieghiamo cos’è, come svilupparlo e perché oggi è più importante che mai.
Cosa è il pensiero critico?
Contenuti
Il pensiero critico, conosciuto anche come “critical thinking”, è una capacità intellettuale non ereditaria e non innata che siamo chiamati a creare e nutrire.
Il suo scopo è permetterci di elaborare un giudizio attraverso processi mentali basati su “discernimento, analisi, valutazione e inferenza” che ci permettano di formulare una considerazione, spiegarla e argomentarla.
Gli oggetti del pensiero critico sono l’osservazione, l’esperienza e il ragionamento, che vengono messi sotto una lente accurata e “scientifica” per valutarne l’oggettività.
Questa risorsa è quella che ci permette di analizzare e verificare correttamente le informazioni che riceviamo e di sostenere efficacemente un’argomentazione, e si configura anche come una sorta di antidoto alla pigrizia mentale, ai pregiudizi e ai bias cognitivi che possono impedirci di sviluppare pienamente il nostro potenziale mentale, umano e sociale.
Educazione al pensiero critico: perché è importante
Probabilmente avrai già sentito parlare del concetto di “analfabetismo funzionale”, ossia dell’incapacità di interpretare correttamente testi e messaggi dimostrata da persone scolarizzate che teoricamente dovrebbero essere in grado di comprendere e verificare le informazioni che vengono loro sottoposte.
Le persone inabili al critical thinking si accontentano di spiegazioni elementari in linea con i propri pregiudizi e bias cognitivi, preferendo gli slogan alle argomentazioni e l’accettazione acritica rispetto all’approfondimento e alla verifica delle fonti.
Dal contatto Facebook che condivide fake news a raffica fino al grande manager che prende decisioni avventate senza interrogare i dati che ha a disposizione, gli individui con un pensiero critico non sufficientemente sviluppato rischiano di danneggiare anche gravemente se stessi e gli altri.
Una fetta sempre più grande di popolazione scolarizzata rifugge la complessità considerandola una minaccia anziché una sfida, trainando la società verso un’involuzione dai contorni preoccupanti. Il miglior mezzo di contrasto a questa tendenza è proprio adottare e sviluppare la capacità di pensiero critico per applicarla alle sfide della vita quotidiana e professionale.
Come sviluppare il pensiero critico
I processi di critical thinking si svolgono attraverso una serie di fasi che includono l’individuazione dell’oggetto di analisi, le ricerche necessarie ad approfondirlo, lo studio delle informazioni e dei dati ottenuti, la creazione di soluzioni e la valutazione delle stesse sulla base dell’efficacia dimostrata.
In tutti questi passaggi, la chiave cruciale dell’intera operazione sta nell’obiettività del soggetto: il pensatore critico, infatti, deve saper lasciare da parte i propri sentimenti, pregiudizi e interessi per perseguire una visione che sia il più oggettiva e reale possibile basandosi sui fatti e sul contesto.
Saper sfidare i preconcetti e adottare nuove prospettive nel nome dell’imparzialità, infatti, è uno dei requisiti fondamentali di chi è intenzionato a mettere alla prova il proprio critical thinking.
3 punti di vista utili a sviluppare il pensiero critico:
1. Riconosci i tuoi bias… e mettili da parte!
I bias, conosciuti anche come “distorsioni cognitive”, comprendono la generalizzazione, i pregiudizi, la polarizzazione (vedere le cose solo come bianco/nero, giusto/sbagliato) e la cosiddetta “attenzione selettiva”, cioè la tendenza a selezionare soltanto le parti di un discorso che sostengono le nostre convinzioni e opinioni. Il primo passo per capire come sviluppare il pensiero critico sta proprio nell’accettare il fatto che abbiamo tutti dei bias e nel saperli mettere serenamente da parte.
2. Allena la proattività
Essere proattivi significa saper essere motori della nostra vita e dei cambiamenti che vorremmo vedere nel mondo. L’alternativa? Vivere come attori esclusivamente reattivi, ossia limitarci ad adeguare i nostri comportamenti a ciò che accade, sempre “in risposta” e mai “in proposta”.
Perché subire il cambiamento se possiamo esserne artefici? Allenare la proattività significa mettere la propria mente al servizio del progresso personale e collettivo, e ci aiuta anche a diventare più competitivi sul mercato del lavoro.
3. Espandi i tuoi orizzonti
Quando ti trovi in presenza di un problema o di una scelta difficile, prova ad andare oltre le conclusioni che la tua mente genera in automatico. Pensa a ciò che farebbe un’altra persona e a quello che penserebbe un soggetto estraneo ai fatti. Adotta le loro prospettive e ti accorgerai che lo stesso problema e la stessa scelta possono essere affrontati in tante maniere diverse alle quali probabilmente non avresti pensato.
Metti sempre tutto in discussione e passa al setaccio notizie, opinioni e commenti per tenere con te soltanto gli elementi corrispondenti alla realtà.
iniziare a seguire la fondazione internazionale del Critical Thinking.
Pensiero critico e creativo
Come suggerisce il terzo punto suggerito nel paragrafo precedente, per sviluppare il proprio critical thinking è necessario essere disposti a pensare fuori dagli schemi e ad abbracciare la creatività.
Una persona che allena il proprio pensiero critico è meno suscettibile alle manipolazioni, compie decisioni più informate ed è capace di risolvere problemi e conflitti in modo più efficace e originale – questo perché il pensiero critico e quello creativo viaggiano spesso sottobraccio.
Applichiamo i due approcci a uno stesso ben noto indovinello: un uomo cade da un palazzo di 40 piani e sopravvive – com’è possibile?
Sfruttando il critical thinking possiamo andare a caccia di eventualità che possano spiegare lo strano avvenimento: l’uomo potrebbe essere caduto su un materasso posizionato dai pompieri, oppure la caduta potrebbe essere stata mitigata da una serie di ostacoli che l’hanno rallentata. Impiegando il pensiero creativo, d’altro canto, possiamo esplorare il dilemma cercando eventuali falle logiche: il palazzo è di 40 piani, ma nessuno ha detto che l’uomo sia caduto da quello più alto o che non fosse l’attore di un film d’azione che per sua fortuna in quel momento indossava un paracadute.
Abbinare queste due richiestissime soft skills, in conclusione, può aiutarti a collezionare un ventaglio di soluzioni molto più ampio, diversificato e inusuale rispetto a chi sfrutta soltanto il pensiero acritico e verticale.
Non perderti il nostro articolo dedicato al pensiero creativo.
Frasi del pensiero critico
“pensiero critico non significa solo andare alla ricerca di errori, incoerenze, debolezze ma significa giudicare ciò che è apprezzabile (e perchè), e ciò che non è apprezzabile nei testi che leggiamo o nei pensieri che ascoltiamo”.
scriveva il filosofo Robert Ennis
Di seguito trovi alcune citazioni interessanti sul critical thinking:
“Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza necessità di accettarlo”
Aristotele
“Non leggete per contraddire e confutare, né per credere e accettar per concesso, non per trovar argomenti di ciarle e di conversazione, ma per pesare e valutare.”
F. Bacone
“L’essenza della mente indipendente non sta in quel che pensa ma in come lo fa.
C. Hitchens
“Troppo spesso ci godiamo la comodità di un’opinione senza il fastidio del pensiero.”
(J. F. Kennedy)
“La funzione dell’educazione è insegnare a pensare intensamente e in maniera critica.”
(M. L. King)
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