L’IMPORTANZA DELLA VISION AZIENDALE

La Vision aziendale: prima lo sguardo, il corpo segue.
Contenuti
L’importanza della vision aziendale – la metafora del surfista.
Quando impari a surfare, già all’inizio sei impegnato a ricordare una serie sconfinata di indicazioni “solo” per riuscire ad alzarti i n piedi ed arrivare al tuo primo traguardo: cavalcare un’onda. Non stai ancora davvero surfando, ma inizi a sentirti a tuo agio sulla tavola.
Riesci a stare i n piedi e farti trascinare a riva da quello che in italiano viene comunemente chiamato “schiumone”. Per i l momento riesci solo ad andare “dritto per dritto”. La base.
E’ proprio allora che la tua fame di surf ti porta a chiedere al tuo mentore la fatidica domanda:
“Ok, quindi ora come giro a destra?”
E lui: “Semplice, GUARDA a destra. Il corpo segue.”
il maestro di surf

L’esperienza mi ha poi insegnato che non è così SEMPLICE come diceva lui, ma mai un’indicazione era stata così corretta e, soprattutto, imprescindibile. Nel surf come nella vita.
Chiaramente poi il corpo deve assimilare tutti i movimenti che ne conseguono, imparando a mantenere l ’equilibrio via via che la tua direzione cambia, bilanciando il peso sulle punte o sui talloni, spostandolo più avanti o più indietro sulla tavola, abbassandosi ed alzandosi in base alla velocità tua e quella dell’onda.
Insomma tanti sono i dettagli da curare, i muscoli da allenare, la flessibilità e la concentrazione da guadagnare, ma se non guardi nella direzione in cui vuoi andare, ogni tuo sforzo, ogni tuo allenamento risulterà vano.
Lo sguardo per primo. Le spalle, i l bacino, le gambe, i piedi e tutto ciò che vi è attaccato, seguono. Se c’è coordinazione, armonia e sinergia tra le parti ovviamente.
Vision aziendale: l’azienda come entità vivente.
Ora pensate alla vostra azienda come un corpo umano, in un certo senso lo è. Un’entità vivente composta da sotto-entità viventi che lavorano apparentemente per la sopravvivenza, ma che invece cercano la realizzazione, felicità ed espansione, propria e dell’entità stessa.

Sapere dove volete andare, qual’è la visione che sognate di realizzare con la vostra azienda o progetto, è essenziale affinché tutti sappiano verso dove dirigere il loro sguardo, e quindi la loro attenzione, e per quale scopo impiegano la loro energia, evitando sprechi e disfunzioni.
La competenza, il talento, l ‘impegno e l ‘efficacia dei propri collaboratori e/o dipendenti sono sicuramente importanti per i l successo dell’azienda, ma rischiano di dissolversi o venire sprecati in loop fini a se stessi, se non si muovono all’unisono e nella stessa direzione.
Posso allenare il mio “take off” (= termine inglese che indica i l movimento di alzarsi in piedi sulla tavola) alla perfezione, e sicuramente mi sarà d’aiuto nei progressi successivi, ma se non imparo ad utilizzare il mio sguardo, una volta in piedi sarò passivamente trasportato dall’onda, invece di scegliere attivamente la mia traiettoria su di essa. Per intenderci, l ‘onda è la realtà economica, sociale, storica e politica in cui l ‘azienda opera.
L’importanza della vision aziendale per non perdersi – sapere dove si vuole andare oggi.
Lo sviluppo tecnologico, la globalizzazione e le infinite possibilità che il mondo moderno hanno portato con sè hanno contribuito a moltiplicare esponenzialmente le strade e le reti di strade che un’azienda può percorrere o addirittura creare, dando forma ad uno scenario che può, a volte, risultare labirintico e nel quale, senza un visione aziendale chiara, risulta molto facile perdersi.
“Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una?”
(“Novecento” – A. Baricco)
Di contro, la globalizzazione ha portato, tra le altre cose, una crescente integrazione dei saperi, preparando un terreno in cui il seme di un mondo nuovo può e sta germogliando. Una realtà in cui i millenari saperi della cultura orientale vengono integrati agli studi occidentali in materia di salute, biologia, psicologia, conoscenza dell’essere umano e dell’universo, nonché delle leggi che lo/ci regolano.
Oggi ad esempio sappiamo, o ci siamo ricordati, che l ’energia va là dove va la nostra attenzione. Basta concentrarsi pochi minuti e focalizzare la propria attenzione in un determinato punto del corpo per alcuni minuti per testimoniare gli effetti dello spostamento interno di energia (calore, formicolii, “sensazioni fisiche” generali).
In termini di mindfulness o tecniche meditative, con la parola “attenzione” si fa riferimento allo “sguardo interiore”.
Torniamo ora, per un attimo alla metafora “corpo-azienda”.
In termini aziendali, più la visione aziendale e i conseguenti obiettivi sono chiari, noti e condivisi da tutti i soci, dipendenti, collaboratori ed ogni altro attore interconnesso con l’azienda stessa, maggiore sarà la fluidità e l ’efficacia con la quale essa sarà realizzata.
Nel calcetto si gioca i n 5 contro 5. Quando si allena la squadra ad “avanzare” è essenziale che il singolo giocatore orienti i l proprio corpo in avanti. Orientare il corpo significa che lo sguardo, le spalle ed i l bacino guardano in una data direzione.
“Non puoi pensare di attaccare se guardi sempre verso la tua porta” mi diceva i l mister. Ed aveva ragione. Anche se il resto della squadra si muove bene e quel giocatore ha un ottimo controllo palla, egli agirà in ritardo o contro tempo, in disarmonia col movimento corale della squadra, la quale difficilmente concluderà l ’azione in goal.
Gli effetti positivi di buona visione aziendale
“Creare abbondanza col mare calmo, restare a galla nella tempesta.”
Se sapere dove si vuole andare è essenziale per raggiungere l ’obiettivo, in momenti critici la vision assume quasi un ruolo salvifico. E’ la benzina più efficace per una macchina in difficoltà, come lo sono parecchie aziende in questo momento di crisi globale.
Quando gli ostacoli aumentano a tutti i livelli, dal dipendente che non sa dove lasciare i figli quando la scuola è chiusa, al titolare che è disperato per la sua azienda messa in ginocchio dal suo mercato in standby, la visione aziendale diventa un faro di riferimento, la bussola per orientarsi nel processo di adattamento, cambiamento, mutazione, sopravvivenza.

La volontà di restare fedeli ai propri valori non va mai messa da parte. Allora la vision può diventare motivazione e la motivazione si trasforma in nuova energia da spendere nel percorso, innescando un meccanismo di auto-alimentazione, che dalla sopravvivenza in acque tempestose torna ad essere cuore pulsante e creatore di abbondanza man mano che il mare si calma.
La questione cruciale in termini di “vision” è proprio questa: non è un luogo fisico da raggiungere. La vision ha a che fare con ciò che l ’azienda è e vuole essere.
Per fare questo è importante identificare quali sono i valori fondamentali che rendono l ’azienda ciò che è ed individuare le strategie per ed i mercati che le permettono, anno dopo anno, di agire/produrre e quindi esprimersi nel in accordo con essi.
Quando questo sistema valoriale è chiaro, comunicato e condiviso, potrà essere sistematicamente sviluppato e manifestato in modi diversi qualora la situazione economica e sociale dovesse mutare. Si può cambiare mercato, sistema di lavoro e strategie numerose volte. La visione è unica non il suo modo di concretizzarsi.
Visione aziendale esempio
“Per vivere meglio basta poco” – Il caso IKEA
Prendiamo come esempio la multinazionale svedese IKEA, l eader nell’industria del mobile e dell’arredamento che quasi tutti conosciamo.
La sua vision aziendale è quella di “rendere migliore la vita quotidiana di molte persone”.
Ad oggi questa vision si concretizza nell’ “ offerta di una gamma di prodotti di arredamento, ben disegnati, funzionali, ad un prezzo così basso che più persone possibili possano permetterselo.”
Analizziamo il testo di questo spot:
“Arriva un momento in cui ci sentiamo la vita in mano non perchè si è arrivati, ma perchè si vuole ripartire;
Iniziare qualcosa vuol dire dare, dare energia cogliere mille possibilità, e non ci sono scelte giuste o sbagliate, c’è solo vivere ogni momento perchè ogni giorno può essere un nuovo inizio.
Oggi è il giorno in cui condividere,
oggi è il giorno in cui rischiare, emozionarsi, sperimentare, oggi è i l giorno in cui scoprire che: per vivere meglio, basta poco.”
Nessun riferimento a mobili, arredamento o accessori per la casa. Quello è lo strumento, la “mission”, la concretizzazione attuale, a breve o lungo termine, ma non necessariamente immutabile.
Con un po’ di flessibilità mentale e fantasia potete intuire come IKEA potrebbe, se in un futuro più o meno prossimo i l mercato del mobile non risultasse più idoneo a migliorare la vita delle persone, reinventarsi in altri campi: cultura, sport, salute, ecc., solo per citarne alcuni.
In questo modo l ’azienda potrebbe concretizzare diversamente i propri valori continuando però a muoversi verso la stessa vision, ovvero: “migliorare l a vita quotidiana per molte persone”.
Qui altri esempi.
Come creare una vision azindale: E tu, dove vuoi andare?
Alla luce di queste considerazioni, vogliamo lasciarvi con alcune domande che vi faranno rendere conto se la vostra vision aziendale è chiara o meno.
Da qualche parte bisogna pure iniziare, e la facilità, velocità ed efficacia con la quale rispondete a queste domande sono già un ottimo strumento di osservazione e analisi.
● Qual è lo scopo del brand?
● Come sarà il mondo i n futuro attraverso l ’azione del brand?
● Qual è lo scenario che vuole realizzare i l brand?
● Quali sono gli obiettivi a lungo termine?
A questo proposito, facendo ricerca online abbiamo scoperto con piacere quanto i l mondo dei graphic designer (che, ricordiamolo, sono progettisti della comunicazione) abbia contribuito, ad oggi, a chiarire ed aiutare gli imprenditori stessi ad individuare, comunicare e quindi tradurre la propria vision aziendale.

Dopo tutto, quando si parla di “visualizzare”, ne sanno qualcosa.
Uno strumento utile per ragionare sulla vision può essere il business model canvas soprattutto se hai in mente di creare una start-up. Qui un ns utile corso.