Alla scoperta del microlearning
Microlearning cos’è
Cos’è il microlearning e cosa significa adottare questa modalità di apprendimento? Scopri tutto quello che devi sapere.
Il desiderio di perseguire l’obiettivo del lifelong learning e la necessità di rimanere sempre “formati e informati” su nuovi dati, nuove tecnologie e nuovi concetti cozza spesso con le caratteristiche della vita quotidiana, che per un gran numero di persone comprende un’agenda fitta, poco tempo libero e ancora meno energie da dedicare all’apprendimento al termine di una lunga giornata di lavoro.
Se anche tu vorresti sviluppare nuove competenze e conosci la frustrazione di non trovare mai il momento giusto per farlo, il microlearning potrebbe essere la soluzione che stavi cercando.
Microlearning definizione
Il microlearning cos’è, letteralmente, “apprendimento in formato micro”. Questo significa che la caratteristica principale di questo approccio è la granularizzazione della conoscenza, ovvero il processo per cui l’oggetto di apprendimento viene frammentato in porzioni minime per favorirne lo studio e l’assimilazione.
Immagina ciò che vorresti conoscere come una grande porzione del tuo piatto preferito – in questo scenario gli strumenti del microlearning corrispondono alle posate che ti aiutano a ridurre la pietanza in frazioni abbastanza piccole da poter essere masticate, deglutite e digerite.
Queste unità costituiscono le “learning nuggets”, ovvero le “pepite di apprendimento” in cui un corso può essere suddiviso al fine di renderne la fruizione più agile.

Esempi di microlearning nella vita quotidiana
Per quanto il concetto possa sembrarti nuovo o estraneo, in realtà hai sicuramente già fatto uso innumerevoli volte di “learning nuggets” senza rendertene conto.
Non ci credi?
Dovresti, perché se almeno una volta hai letto una rubrica del tipo “Forse non tutti sanno che…”, se hai cercato la risposta a un dubbio su Wikipedia o se hai visto almeno un tutorial su YouTube hai già fatto esperienza di cos’è il microlearning e cosa significa, a livello pratico.
Obiettivi del microlearning
Una progettazione didattica che abbraccia la teoria del microlearning ha l’obiettivo di segmentare il flusso di conoscenza da trasmettere in brevi unità che consentono di formulare diversi percorsi formativi a seconda dell’ordine e del contesto di fruizione.
In molti casi i tradizionali corsi in frequenza si sono dimostrati obsoleti a causa della necessità di obbligare i partecipanti a convogliarsi in uno stesso spazio o almeno a rispettare orari predefiniti (pensiamo ad esempio ai webinar), e le recenti esperienze di “digitalizzazione coatta” imposte dall’emergenza Covid-19 hanno spesso dimostrato che discenti e lavoratori possono essere attenti e produttivi anche rimanendo nel comfort di casa propria.
In uno scenario di questo tipo è essenziale collocare l’individuo al centro dell’esperienza di apprendimento, accettando di soddisfare i suoi bisogni con un’offerta didattica adatta alla formazione autodiretta, facilmente reperibile e consultabile e, soprattutto, abbastanza “liquida” da poter scivolare negli spazi di tempo libero compressi tra un impegno e l’altro.
Caratteristiche di un corso microlearning
I contenuti sviluppati secondo le logiche del microlearning sono progettati per essere fruiti da remoto e per coinvolgere l’utente in esperienze formative brevi ma significative e fortemente specifiche.
Per impartire una lezione in microlearning possiamo realizzare un’app dedicata, lanciare un blog, utilizzare formati come webinar e infografiche, inviare pillole quotidiane, diffondere contenuti attraverso i social o creare una rubrica su Telegram.
Le principali cose da tenere a mente circa l’identità delle attività di microlearning sono la breve durata (solitamente tra i 3 e i 10 minuti), l’approfondimento di un unico concetto o argomento e la possibilità di distribuire i contenuti multimediali che compongono l’esperienza attraverso i dispositivi mobili.

I vantaggi del microlearning
Come accennato nei paragrafi precedenti, il microlearning si distingue dalle modalità di apprendimento tradizionali per accessibilità (i contenuti sono svincolati da spazi e orari prefissati), mobilità (possiamo apprendere anche attraverso un’app su smartphone o ascoltando un podcast in auto) e brevità.
La formazione con approccio “micro” presuppone contenuti in pillole pensati per essere sfruttati a frequenze elevate, un approccio che permette di diluire l’esperienza di apprendimento in modo da massimizzarne fruibilità e continuità.
È un po’ quello che ci viene abitualmente raccomandato in campo alimentare: piuttosto che fare un unico (e indigeribile) pasto, meglio optare per schemi di consumo che distribuiscono porzioni più piccole e gestibili corso della giornata.

Di seguito riassumiamo i principali vantaggi del microlearning:
1. Flessibilità
Il microlearning può essere incorporato nella vita quotidiana con poco o nessuno sforzo, magari sfruttando tempi morti o dedicando all’apprendimento piccole porzioni di attenzione nei momenti meno intensi della giornata.
2. Rapidità di apprendimento
Lo studio di contenuti brevi a carattere mirato consente di sfruttare al massimo i tempi di attenzione e di colmare rapidamente eventuali lacune, aumentando la soddisfazione e la sicurezza del discente.
3. Livello di attenzione
Secondo uno studio condotto nel 2015 dalla Technische Universität di Dresda, sessioni di apprendimento brevi e concentrate possono aumentare del 20% la memorizzazione delle informazioni proposte.
4. Granularità
La segmentazione del sapere da trasmettere permette di ottimizzare le brevi sessioni di apprendimento facendo in modo che anche le persone con meno tempo a disposizione possano interiorizzare nuove conoscenze e sviluppare nuove abilità.
5. Tasso di completamento
L’abbinamento di dispositivi mobili e brevi lezioni riesce a moltiplicare le situazioni in cui è possibile dedicarsi al microlearning e incentiva gli utenti proponendo modalità di apprendimento incoraggianti che invogliano a proseguire il percorso passo dopo passo.
6. Convenienza
Creare e aggiornare corsi in microlearning è generalmente meno costoso rispetto alla realizzazione e alla revisione di corsi tradizionali. Confezionare contenuti “bite-sized” è un obiettivo complesso ma globalmente meno dispendioso (sia in termini di tempo che di energie) rispetto alla preparazione di corsi estesi, una caratteristica che si riflette anche nel costo all’utente.
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