APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI: come sfruttare le nuove forme emergenti.

Quanto rapidamente cambia il mondo intorno a noi? Il progresso (tecnologico e sociale) ci lancia una sfida speciale: non smettere mai di imparare. Per far sì che l’evoluzione resti una promessa allettante e non diventi un nemico da temere, i “nuovi adulti” devono accettare di tornare a sporcarsi le mani con l’apprendimento. L’apprendimento degli adulti è quindi una tematica calda della quale parleremo in questo articolo, con un piccolo approfondimento rivolto all’adaptive learning.

Apprendimento degli adulti
Contenuti
Uno dei problemi più diffusi incontrati dalle persone adulte nel momento in cui devono tornare a imparare è dato dalla difficoltà di riattivare i meccanismi dell’apprendimento.
Per iniziare creare un ambiente e una situazione adatti ai discenti che hanno superato l’età dell’istruzione scolastica è importante che l’apprendimento sia attivo, collaborativo, conversazionale, contestualizzato, riflessivo, intenzionale e costruttivo.
Alla scia di questa considerazione si agganciano i concetti dell’andragogia, una disciplina relativamente giovane formalizzata intorno agli anni ’40 del secolo scorso con l’obiettivo di mettere a fuoco i tratti più significativi dell’apprendimento in età adulta (andragogia deriva infatti dal greco aner, andrós “uomo” e agogòs, “guida”).
In The meaning of adult education (1926), l’educatore statunitense Eduard C. Lindeman individuava cinque punti chiave da tenere in considerazione circa l’identità peculiare dell’andragogia:

Motivazione ad apprendere
Ancor più di bambini e adolescenti, gli adulti sono motivati ad apprendere quando si rendono conto che lo sforzo profuso può portare alla soddisfazione di bisogni e interessi specifici.
Attinenza con la realtà dell’apprendimento
I discenti adulti dimostrano una pragmaticità orientata alle possibilità di applicazione delle competenze e dei concetti appresi rispetto alla vita reale, e sono più disposti a imparare ciò che reputano “utilizzabile”.
Centralità dell’esperienza di apprendimento
Alla luce del punto precedente, possiamo affermare che generalmente l’adulto non è disposto ad apprendere cose che non può tradurre in esperienza diretta.
Bisogno di autonomia e indipendenza
I discenti adulti dimostrano un profondo bisogno di autonomia che si riflette nella propensione ad accettare e seguire più volentieri programmi formativi con una struttura che lasci un buon grado di indipendenza al singolo.
Differenze individuali crescenti nell’apprendere
Più l’età avanza, più la persona sviluppa i tratti che la differenziano dagli altri. In continuità con quanto espresso al punto 4, questa osservazione ci spinge a preferire approcci formativi il più possibile personalizzabili.

Knowles apprendimento degli adulti
L’educatore statunitense Malcolm Shepherd Knowles può essere considerato il più noto tra i padri dell’andragogia. Professore di Adult Education alla North Carolina State University, Knowles è stato il primo ricercatore a sviluppare una teoria completa dedicata all’educazione informale degli adulti.
Rivolgendosi a individui formati che costituiscono soggetti in apprendimento continuo dotati di specifiche prospettive individuali (ossia discenti molto diversi da quelli che compongono la platea infantile della pedagogia), il modello andragogico risulta quindi caratterizzato dai seguenti caratteri:
- bisogno di conoscere: gli adulti hanno l’esigenza di sapere perché è importante apprendere un dato oggetto
- senso di indipendenza e di autonomia
- ruolo dell’esperienza maturata (tanto più eterogenea quanto più è esteso il gruppo)
- disponibilità ad apprendere: l’adulto si applica più volentieri a ciò che può essergli utile
- orientamento all’apprendimento: più l’oggetto può risolvere problemi o essere d’aiuto, più volentieri verrà affrontato
- motivazione: desiderio di crescita personale, prestigio, avanzamento di carriera…

Apprendimento adattivo
L’Adaptive Learning, conosciuto anche come “apprendimento adattivo”, è essenzialmente un percorso di acquisizione di nozioni e competenze dotato di una flessibilità tale da poter essere modificato sulla base delle esigenze e delle caratteristiche del singolo discente.
A differenza dell’apprendimento tradizionale, che per esempio nel caso di una classe sottopone un gruppo eterogeneo composto da persone con esperienze e gradi di conoscenza potenzialmente molto differenti a uno stesso programma formativo sviluppato e portato avanti con i medesimi strumenti, l’apprendimento adattivo può essere trasformato e rimodulato sulla base dello status del singolo individuo e del modo in cui questi risponde allo stimolo. Possiamo trovare tracce di adaptive learning, per esempio, in quei corsi online che a seconda del risultato conseguito nei test intermedi e sulla base degli errori compiuti propongono all’utente un percorso differenziato focalizzato sul superamento delle lacune, sul ripasso continuo e sulla possibilità di adattare il ritmo della formazione a quello dell’apprendimento effettivo, offrendo i contenuti giusti proprio quando il discente sembra averne più bisogno.
Se vuoi approfondire l’adaptive learning clicca qui.
Life long learning
Il lifelong learning, conosciuto anche come apprendimento permanente o continuo, è un processo individuale intenzionale che mira alla trasformazione continua del bagaglio di competenze e abilità a disposizione di ciascuno.
Nel 1930 il Journal of Adult Education definiva la formazione come un “[…] processo che continua per tutta la vita,che inizia alla nascita e termina solo con la morte, un processo collegato sotto ogni aspetto alle esperienze dell’individuo, un processo denso di significati e realtà per il discente, un processo nel quale lo studente partecipa attivamente e non assorbe passivamente dei contenuti […]”.
Questo percorso potenzialmente senza fine può svilupparsi attraverso strade differenti che comprendono apprendimento formale (quello che si svolge all’interno di enti e istituti di istruzione) e apprendimento informale (ossia l’insieme di attività e progetti formativi che possono essere portati avanti in contesti come organizzazioni, gruppi e realtà associative).
Per un approfondimento sul tema puoi leggere il nostro articolo dedicato al LLL. (https://oltremeta.it/migliora-la-tua-azienda/societa-della-conoscenza-e-lifelong-learning)

Apprendere ad apprendere
“Learning to learn”: per l’Unione Europea è una competenza chiave della contemporaneità, e sicuramente rappresenta uno strumento vincente per ottenere i migliori risultati possibili nel campo dell’apprendimento.
Individuare il modo migliore per incamerare conoscenze e sviluppare abilità è un passaggio fondamentale per organizzare tempo e informazioni, identificare le opportunità di crescita disponibili ed esplorare le potenzialità creative della nostra mente.
“Imparare a imparare” significa riuscire ad apprendere prima e meglio, che a sua volta equivale generalmente a ottenere risultati scolastici e accademici migliori, avere valutazioni allettanti da inserire nel curriculum e sviluppare un maggior valore all’interno del mercato del lavoro.

Ecco 5 consigli per iniziare ad apprendere come apprendere:
1) Conosciti!
Cerca di capire che tipo di discente sei e stabilisci obiettivi raggiungibili. Individua il tuo stile di apprendimento e rifletti su come puoi modulare il tuo percorso nel modo più efficace.
2) Gestisci le variabili
Cura la tua salute fisica e mentale, crea un ambiente di apprendimento sereno e funzionale, abbozza un modello di gestione del tempo che hai a disposizione e valuta i vari canali di apprendimento.
3) Esplora l’ambiente di apprendimento
Scopri tutte le risorse a tua disposizione e cerca gli strumenti che possono esserti utili per rendere la tua esperienza di apprendimento sempre più agile.
4) Utilizza vari metodi di apprendimento
Podcast, video, webinar, mappe, riassunti… cosa ti si addice di più? Chiediti se apprendi meglio a casa o altrove (ad esempio in biblioteca), in gruppo o in autonomia, affiancando o separando teoria e pratica.
5) Metti in moto diverse tipologie di pensiero
Svela tutte le facce del tuo pensiero: divergente o convergente, creativo, critico, analitico…
Applica la logica, il ragionamento e le tue capacità di rielaborazione per rendere ogni esperienza di apprendimento il più significativa possibile.
Questo articolo è nelle tue corde? Leggi anche questo sull’autoapprendimento.
E se proprio vuoi strafare questo qui sul microlearning.
Se vuoi imparare a concentrarti per apprendere meglio guarda il video sotto.