AUTOREVOLEZZA: il carisma per influenzare gli altri positivamente.
L’autorevolezza è un ingrediente essenziale del carisma e della leadership: chi la possiede è naturalmente predisposto ad essere ascoltato e tenuto in grande considerazione, mentre chi non ce l’ha farà sempre una fatica maggiore per aggiudicarsi l’attenzione di cui ha bisogno, al di là dei meriti effettivi. In questo articolo ci concentreremo sulla sua definizione e sulle azioni che possono aiutarci ad aumentarla per migliorare il nostro status percepito e guadagnare punti leadership.
Autorevolezza significato
Contenuti
Prima di addentrarci nelle analisi di questo tratto prezioso e ricercato, iniziamo con una definizione di autorevolezza. Treccani, in maniera vagamente tautologica, la definisce come “l’essere autorevole”.
Per andare più a fondo nella questione, quindi, proseguiamo la nostra ricerca di conseguenza per scoprire che l’aggettivo “autorevole” può essere spiegato come segue: proprio di una persona “che ha autorità, per la carica che riveste, per la funzione che esercita, per il prestigio, il credito, la stima di cui gode”; oppure di una cosa “che rivela o ha in sé autorità, che proviene da persona tenuta in gran conto”.
Cosa possiamo trarre da queste due definizioni allacciate? Prima di tutto, che l’autorevolezza è una questione di stima e credibilità: questo significa che non è tanto una caratteristica intrinseca o a sé stante quanto una valutazione che proviene dalla percezione altrui. Di conseguenza, la prima cosa da sottolineare per parlare di raggiungimento o rafforzamento dell’autorevolezza è che è necessario comprendere come non si possa diventare o essere autorevoli senza qualcun altro che ci consideri tali.
Vorresti trasmettere maggiore autorevolezza agli altri?
Autorevolezza e autorità: che differenza c’è?
Ora che abbiamo inquadrato il campo d’azione dell’autorevolezza (la percezione che hanno di noi gli altri), è il momento di chiarire un punto di confusione troppo spesso sottovalutato: l’enorme differenza tra autorevolezza e autorità.
Se l’autorevolezza infatti, come abbiamo detto, è un’aura di credibilità e prestigio che dalla nostra personalità si riverbera su ciò che diciamo o facciamo, l’autorità è “la posizione di chi è investito di poteri e funzioni di comando, e la cui forza è basata da un lato sulla sintesi del volere con la legge, dall’altro sul riconoscimento ufficiale della forza stessa” (Treccani).
Cosa significa? Semplice: che autorità e autorevolezza, per quanto accomunabili per alcuni versi, sono due concetti decisamente diversi e non per forza coesistenti. Hai mai conosciuto un capo privo di leadership, il cui potere derivava esclusivamente dalla posizione che occupava? E, al contrario, una persona piena di carisma nonostante non ricoprisse alcun ruolo di prestigio? Il primo è un esempio di autorità, il secondo di autorevolezza.
Autorevolezza in psicologia
Compatibilmente con quanto appena espresso, è facile comprendere perché l’autorevolezza ci consente di sviluppare un’influenza più profonda sugli altri rispetto alla “nuda” autorità. Mettiamoci per un attimo nei panni dell’Altro: rispettiamo di più un capo la cui autorità ci è stata imposta da una forza superiore oppure un leader che ha saputo guadagnarsi la nostra stima? La risposta è piuttosto ovvia.
Ecco perché essere autorevoli, anche in presenza di una conclamata autorità, è sempre importante per chiunque ambisca a ricoprire una posizione di responsabilità in cui la percezione altrui può fare una grande differenza. Le persone autorevoli, infatti, hanno il potere di contagiare gli altri con le proprie emozioni e di trasmettere un senso di comunità, collaborazione e condivisione.
Sviluppare l’autorevolezza esempi
Per raggiungere e mantenere una buona autorevolezza è necessario partire da una profonda e autentica attenzione per l’Altro: mettendo in campo le competenze trasversali e riconoscendo l’identità e i meriti di chi ci circonda, infatti, possiamo “partire eterocentrati per diventare egocentrati” – ossia possiamo utilizzare ciò che è importante per l’Altro al fine di ottenere risultati personali più vantaggiosi tanto per la comunità quanto per il nostro avanzamento individuale.
Per sviluppare l’autorevolezza, quindi, sarà necessario mettere in campo capacità preziose come l’ascolto attivo, l’assertività e l’abilità di interagire con gli altri in modo empatico. L’autorevolezza è una corona che ci viene poggiata sul capo dagli altri: per ottenerla occorrono tempo, pazienza e un’irriducibile disponibilità ad ascoltare e osservare chi ci circonda.
Ecco qualche consiglio pratico:
- Gioca di umiltà: difficilmente chi si vanta di qualcosa risulta piacevole agli altri. Se vuoi che le tue abilità vengano riconosciute e ricordate, metterle al servizio degli altri è più utile che farne sfoggio.
- Non sminuirti: è il rovescio della medaglia di cui sopra – se vantarsi dei propri meriti è sgradevole, minimizzarli significa apparire insicuri o incapaci di reggere un confronto (o un complimento!)
- Non parlare male degli altri: disprezzare un collega (o un cliente, o un competitor…) o mostrare risentimento ci fa spesso apparire più meschini di quanto non siamo. Anche nelle situazioni di crisi, preferisci una posizione di distacco.
- Mostra proattività: se c’è un problema, esporre una o più possibili soluzioni è sempre un comportamento più autorevole rispetto alla lamentela. Una persona ottimista, soprattutto in momenti difficili, verrà più facilmente percepita come forte e degna di fiducia.
- Fai ciò che predichi: la coerenza è un fattore fondamentale dell’autorevolezza. Se riuscirai a mostrare agli altri che le tue azioni sono sempre rispettose dei tuoi principi, la tua credibilità (e quindi il potere che ne deriva) sarà sensibilmente più grande.
In ogni caso, c’è un mantra che non dobbiamo mai dimenticare: “se la stai imponendo, non è autorevolezza” (ma autorità!)
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Autorevolezza frasi e citazioni
Autorevolezza e frasi motivazionali vanno particolarmente d’accordo: di seguito proponiamo la nostra Top 5.
“L’autorevolezza del genitore nasce dal rispetto che il figlio ha per lui.” (Piero Angela)
“Il Maestro era affabile ma anche severo, autorevole ma non rigido, rispettabile ma anche cordiale.” (Confucio)
“L’autorevolezza di una persona non si misura esclusivamente sul posto di lavoro e nel rapporto con i colleghi, ma anche nella vita privata, a scuola, nello sport, in famiglia e persino nelle relazioni di coppia. Essere leader significa suscitare entusiasmo e sentimenti positivi nelle persone che ci circondano. Significa saper stimolare, farsi apprezzare, coinvolgere e trascinare.” (Daniel Goleman)
“Non è l’autorità, che deve esercitare il genitore, la quale è sempre comunque una forma di violenza, ma l’autorevolezza, ossia il prestigio guadagnato con il proprio affetto disinteressato, con la propria esperienza, la propria saggezza e, soprattutto, il proprio esempio.” (Giulio Cesare Giacobbe)
“L’autorevolezza è una superiorità accettata dagli altri.” (Max Horkheimer)
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