Coworking e il potenziale transdisciplinare
Lavoro sempre più flessibile, startup e freelance alla riscossa, aziende con collaboratori esterni. Cosa comporta tutto questo e cosa c’entra con la transdisciplinarità?
Tutti i fattori nominati sopra comportano un cambiamento nel concepimento del lavoro e degli spazi lavorativi: sta infatti prendendo sempre più piede il cosiddetto Coworking.
“Cowo-cosa?!?!”
Coworking. Collaborare, condividere, connettere idee e persone.
È un nuovo stile lavorativo in cui professionisti, provenienti anche da ambiti ed esperienze molto diversi, possono usufruire di spazi e risorse comuni. Si svolgono i propri lavori in uffici condivisi, con la possibilità di interagire in ogni momento. Il principio motore deve essere la voglia di collaborare e di far nascere una sinergia.
Ricordate questa parola magica: sinergia? Cos’è che distingue la transdisciplinarità dalla multi- e dalla interdisciplinarità? ESATTO! La sinergia tra le discipline che lavorano insieme.
Se alla base del coworking c’è questa stessa predisposizione sinergica dei membri, significa che all’interno di ogni spazio c’è un potenziale di approccio transdisciplinare da esplorare.
Fermi tutti! Con questo non vogliamo dire che tutti dovremmo puntare alla creazione sfrenata di coworking, né all’abbandono delle aziende tradizionali!
Vogliamo solo constatare e farvi capire come la transdisciplinarità non sia un concetto astratto. La troviamo nella vita di tutti i giorni, non fa parte solo della ricerca scientifica illuminata, che tenta di risolvere problemi centenari, a cui solo i cervelloni possono far fronte.
Collaborando, con l’aiuto di spazi che favoriscano la creazione di idee innovative, si possono trovare soluzioni mai esplorate prima!
Due discipline o settori di impiego da soli non bastano, quindi. C’è bisogno di persone. Persone che con il loro spirito creativo e la loro voglia di dar vita a quella sinergia, siano in grado di portare innovazione e di rispondere a domande ancora in attesa.
CARATTERISTICHE DELLA TRANSDISCIPLINARITÀ
Contenuti
Superando i confini delle singole scienze, la transdisciplinarità può rispondere a queste domande e necessità, grazie ad alcune sue caratteristiche:
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COLLABORAZIONE:
nell’approccio transdisciplinare la collaborazione la fa da cardine. Collaborano persone – scienziati, ricercatori o studiosi in genere -, tematiche, metodi, stakeholders, ecc. Questo comporta una grande eterogeneità nel processo di problem solving e una grande dose di pazienza, mentre si cerca di raggiungere un accordo. Ma quando l’accordo è raggiunto, si superano confini inesplorati!
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METODOLOGIA IN EVOLUZIONE:
proprio dalla collaborazione si ottiene un processo, sempre in divenire, di sviluppo della metodologia di approccio al problema. Si riflette, si modifica in base al contesto, alle domande e alle ricerche, si innova continuamente!
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ORIENTAMENTO AL PROBLEMA:
l’unione di due discipline non nasce dal nulla, ma al contrario viene pensata e genera da un problema che deve essere risolto, da una domanda che necessita di risposte. Senza un problema complesso non esisterebbe transdisciplinarità. Si rimarrebbe fermi al passato, senza bisogno di creare delle novita!
TRANSDISCIPLINARITÀ, COMUNICAZIONE E SOCIETÀ
Mai come oggi si era arrivati ad un livello tale di educazione e quindi di conoscenza da parte della società, così come di sviluppo dell’informazione e della comunicazione.
Tutto questo, unito alla dipendenza dell’approccio transdisciplinare dal contesto (vedi le 3 caratteristiche sopracitate), fa sì che la società si ponga in un’ottica sempre più di comunicazione reciproca con la scienza.
Siamo abituati all’idea che la scienza comunichi con la società. Infatti, da sempre, studiosi di ogni genere divulgano le loro scoperte alla società, che le accetta come vere ed autorevoli.
Ma se il processo di sviluppo scientifico ora è transdisciplinare e se la comunicazione è alla base di questo sviluppo, anche la scienza inizia ad ascoltare la società e la società inizia a fare domande. Assistiamo ad un avvicinamento tra le due e per questo motivo, quando si fanno nuove scoperte, si deve tener conto, non solo delle loro applicazioni, ma anche delle implicazioni che possono comportare e a cui si dovrà rispondere.
TRANSDISCIPLINARITÀ IN SINTESI
Dunque, questa parolina magica cosa indica e cosa comporta?
Rappresenta la capacità di superare la complessità della realtà, maneggiando le connessioni tra diverse discipline, in un’ottica di collaborazione e sinergia di quest’ultime. Questa collaborazione prevede l’utilizzo di processi complessi ed integrati, creati ad hoc e nati dalla creatività, che portano all’innovazione tecnico-scientifica costante.
Ritroviamo una possibile manifestazione concreta, o se vogliamo un’aura di possibile transdisciplinarità nella vita di tutti i giorni nei cosiddetti coworking, spazi di lavoro aggreganti in cui menti diverse possono lavorare insieme in vista di una sinergia comune.
Gli elementi che contraddistinguono la transdisciplinarità sono 3: collaborazione, evoluzione delle metodologie ed orientamento al problema.
In un momento storico in cui educazione, tecnologia e comunicazione la fanno da padrone, la società è diventata un altro aspetto fondamentale nello sviluppo dell’approccio transdisciplinare: la scienza non può più agire senza tener conto della società di riferimento.
Noi ci proviamo sempre ad essere transdisciplinari. Se vuoi imparare ad essere transdisciplinare con noi ed essere in aggiornamento continuo, non perdere di vista i nostri canali!