LEADERSHIP cos’è e come svilupparla

La questione della leadership è di fondamentale importanza nella società e nelle organizzazioni moderne , quando si parla di leadership tutti noi abbiamo da una parte un po’ di confidenza con il termine, dall’altra un po’ di confusione, vista la vastità di interpretazioni possibili e la complessità del concetto, cerchiamo insieme di fare chiarezza.
La leadership, in questo tempo incerto, pieno di cambiamenti, fragile oseremmo dire, è un elemento fondamentale per vincere le sfide del presente e proiettarci nel futuro con pienezza ed equilibrio. Purtroppo la nostra società sta sperimentando una strana penuria di persone dotate di questa abilità umana, siamo pieni di follower in tanti ambiti, ma ahime sono sempre meno i leader veri in grado di fare la differenza per la comunità.
Ma alla fine cos’è la leadership? Una risposta empirica ci porterebbe a dire che un LEADER è colui che ha dei followers, dei sostenitori. In questo senso ognuno può essere leader in base a un contesto ben preciso e non in base a delle qualità assolute.
Circoscrivendo un po’ il campo possiamo dire che la leadership è l’abilità di influenzare e guidare gli altri verso un obiettivo comune. Un buon leader deve essere in grado di ispirare, motivare e fare da esempio ai membri del suo team, deve dare energia e assistere, deve dominare lo spazio della relazione orientando l’oggi verso il futuro desiderato.
In questa prospettiva, la capacità di influenza è, pertanto, una caratteristica fondamentale del leader che agisce nel campo della relazione e dell’ispirazione piuttosto che nell’ambito del comando. E la capacità di influenzare le persone è basata sulla fiducia, è la fiducia che ha fatto sopravvivere l’umanità: la collaborazione e la fiducia sono infatti due elementi essenziali per lavorare in gruppo efficacemente.
La fiducia è infatti forse il misuratore principale della leadership (TRUST IS THE ONLY CURRENCY) il Leader è il primo a darla e riceverla. Le persone, cosi facendo, si sentono protette ed in dovere di restituirla, in una logica opposta a quella del capo che è completamente differente.
La capacità di influenzare è basilare e qui va anche fatta una precisazione etica, visto che detenere questo potere è anche una responsabilità profonda che pone la questione di un uso legittimo della stessa.

DIFFERENZA TRA CAPO E LEADER
Contenuti
La differenza tra un capo e un leader è spesso confusa e va subito chiarita. Mentre entrambi hanno una posizione di autorità, ci sono alcune differenze fondamentali che li distinguono. Un capo tende ad essere più autoritario e di solito si concentra sul controllo delle persone e dei processi. Invece, un leader è più incentrato sulle persone e sulla guida del team verso il futuro desiderato. Se trasferissimo il discorso a livello di bilancio di energia, il capo porta energia dall’alto verso il basso esercitando il controllo, il leader agevola l’adesione dal basso e direziona l’azione e l’energia verso gli obiettivi desiderati.
Un capo può diventare facilmente irrequieto e stressare i membri del team per rispettare le scadenze, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero derivarne per la qualità del lavoro. Al contrario, un leader si preoccupa della qualità del lavoro svolto dal team e cerca di guidarlo verso la realizzazione dei risultati senza esercitare pressioni inutili ma coinvolgendo dal basso.
Mentre un capo può essere considerato come una figura di autorità, il suo potere deriva principalmente dalla sua posizione gerarchica all’interno dell’organizzazione. Un leader, d’altra parte, guadagna rispetto e influenza attraverso il suo comportamento positivo nei confronti degli altri membri del team. Quindi, il leader ha una maggiore capacità di motivazione e ispirazione rispetto al capo il suo spazio è quello dell’autorevolezza.
Inoltre, un capo tende a concentrarsi sui compiti specifici da completare, mentre un leader ha una visione globale dell’obiettivo finale. Un buon leader non solo definisce gli obiettivi da raggiungere ma anche ispira il team a perseguire questi obiettivi con passione.
In sintesi, la differenza tra un capo e un leader sta nel fatto che il primo si concentra sul controllo delle persone e dei processi, mentre il secondo si concentra sulla motivazione e la guida del team verso il futuro desiderato.
TIPOLOGIE DI LEADERSHIP
Abbiamo visto alcune delle qualità che rendono una persona un vero leader, ma i leader sono tutti uguali? Ebbene no, ognuno di essi ha qualità ben precise che lo rendono unico sia nella sfera privata che professionale, tuttavia esistono elementi comuni che permettono di creare uno schema dettagliato basato su più livelli di Leadership.
Si tratta di una rappresentazione fatta di 6 livelli, il cui grado di efficacia di ciascuno è direttamente proporzionale al livello di appartenenza: più si sale, maggiore è l’efficacia.
- LEADERSHIP DEL MONTANARO -IL LIVELLO 1
Il livello 1 è basato sulla superiore abilità nel fare qualcosa. Immagina un ambiente tecnico scientifico, ad esempio un laboratorio di ricerca, è inevitabile che il ricercatore più bravo sia al tempo stesso quello più influente nel team di lavoro.Questo sta a significare quindi che nel livello 1, COMPETENZA e ABILITA’ sono i fattori fondamentali per raggiungere determinati risultati.
La leadership in questione viene definita da alcuni anche come “Leadership del montanaro” o “Leadership di montagna”: questo perché, proprio come durante un’escursione in montagna, colui o colei che ha più esperienza e conoscenza in merito, diventa la guida da seguire.
Un aspetto negativo che potrebbe emergere dal leader del livello 1 è quello della propensione ad avere un atteggiamento tendenzialmente più arrogante, meno empatico tipico un po’ del bullo. Per rendere l’idea, un leader di livello 1 potrebbe essere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, considerando esclusivamente il suo stile di comunicazione che è basato su perentorietà e arroganza.
Il messaggio del Leader di Livello 1 è: “Sono un vostro pari, quindi sono come voi ma essendo più abile di voi, sono l’unico a essere in grado di poter rappresentare voi e i vostri interessi. Ma ricordate sempre che sono uno di voi.”

- IL LIVELLO 2 IL LEADER CHE INFLUENZA POSITIVAMENTE GLI ALTRI
Il livello 2 è basato sì sulla superiore abilità nel fare qualcosa, ma anche sulla capacità di influenzare e stimolare l’operato altrui. Pensate alla figura di un fratello maggiore in famiglia: ha più esperienza e capacità d’azione dei fratelli minori, e nonostante sia un loro pari li ispira e li influenza a comportarsi nel modo più corretto. Ciò che caratterizza quindi il Leader di livello 2 è un mix di COMPETENZA e ABILITA’ uniti a un’ottima capacità di PERSUASIONE e INFLUENZA POSITIVA.
Un po’ come il giocatore di fama mondiale Zlatan Ibrahimovic che una volta entrato nel Milan ha portato il suo consistente contributo fornendo una prestazione di altissimo livello e non solo, ha fatto sì che anche i suoi compagni di squadra non fossero da meno, aumentando così il livello di prestazione generale.
Il Leader è un OPINION LEADER: quando è necessario influenza gli altri, il suo scopo è quello di farsi portatore e amplificatore del messaggio permettendo così di stimolarli a dare il meglio di sé attraverso un’elevata prestazione.
- LEADESHIP DI LIVELLO 3 ORGANIZZARE E GUIDARE NELLA PRATICA
Il livello 3 è basato sulla capacità di organizzare e guidare le persone nel loro operato. Si tratta della stessa situazione in cui si trova un genitore che gode della stima e della fiducia di suo figlio, ponendo queste qualità alla base del loro rapporto, il genitore spiega al bambino cosa fare e cosa non fare, come comportarsi in determinate situazioni e così via.
E’ con il livello 3 che viene introdotta la GERARCHIA: qui il leader è capogerarchico quindi è posto al di sopra degli altri, ha un’immagine di tutto rispetto e una reputazione alta tuttavia è a diretto contatto con il suo team. Egli insegna e guida coloro che devono svolgere determinati compiti aiutandoli a trovare il modo più giusto per migliorarsi.
L’esempio perfetto che incarna queste qualità è il grande Riccardo Muti, direttore d’orchestra che gode di un immenso credito grazie alle sue competenze e conoscenze musicali, considerato un semidio in ambito culturale anche grazie alla sua innata capacità di riconoscere il minimo segno di stonatura tra i 60 membri dell’orchestra.
La leadership di livello 3 corrisponde al ruolo del manager di 1° livello in un’organizzazione di business: guarda, aiuta e corregge direttamente il suo team. E per farlo ha bisogno di interagire molto frequentemente.
- IL LIVELLO 4 IL LEADER CHE DA LA VISIONE
Il livello 4 è basato sulla capacità di creare una chiara visione del futuro, e sulla promozione di un sistema di valori
Il leader appartenente al livello 4 è dotato di GRANDE CARISMA. Se è vero che ogni persona carismatica è un leader, non è detto che ogni leader sia carismatico. Infatti i due concetti vengono erroneamente considerati sinonimi: il carisma è un dono, un’innata capacità di trasportare e coinvolgere emotivamente le persone.
Si tratta di una qualità fondamentale per il leader di livello 4 perché questa lo rende un portatore di grande energia e un abile influenzatore.
Se nel livello precedente abbiamo notato come il leader abbia bisogno di una costante interazione con il suo team, il leader di livello 4 pensa più in grande e agisce su un più ampio bacino di utenza: egli è in grado di guidare un gruppo di persone ben più numeroso grazie alla creazione di una VISIONE del futuro AFFASCINANTE, ATTRAENTE E CONDIVISIBILE.
Martin Luther King è considerato una vera e propria icona della visione, grazie al suo rinomato discorso “I have a dream” (io ho un sogno) presentato a Washington nel 1963 di fronte a una folla gremita, è riuscito a portare avanti la lotta alle discriminazioni razziali e a rivoluzionare il corso della storia degli Stati Uniti. Ancora oggi le parole dell’attivista afroamericano influenzano e coinvolgono i giovani di tutto il mondo.
Tuttavia, anche la visione più forte può essere destinata a dissolversi se non si fa attenzione ai punti deboli tipici del livello 4. Non è da escludere infatti la possibilità che la grande vanità del leader, qualità che lo contraddistingue dagli altri, possa ingrandire ulteriormente il suo ego.
In quanto persona vanitosa, il leader di livello 4 non è disposto a farsi superare dagli altri, è perciò poco propenso a considerare le opinioni diverse dalle sue perché potrebbero minare l’integrità della sua visione.
E’ solo lavorando sui suoi punti deboli che preserva la visione del futuro da qualsiasi tipo di pericolo.

- IL LIVELLO 5 IL LEADER CHE DA LA VISIONE E PORTA I VALORI GIUSTI
Il livello 5 è considerabile un potenziamento del livello 4, basato sulla capacità di creare una chiara visione del futuro e sulla promozione di un sistema di valori.
La differenza che eleva questo livello al precedente è data dal lavoro che il leader fa sul proprio ego: il leader di livello 5 è una persona umile il cui ego è sotto controllo. Questo significa che le sue azioni non sono spinte esclusivamente dal suo ego ma anche dalla volontà di coloro che sono sotto la sua leadership:
La visione è basata sull’idea scaturita dalla comunità di appartenenza e non da un’idea puramente personale.
Un esempio pratico è quello di Nelson Mandela, ex presidente del Sudafrica, che è riuscito a promuovere la fine dell’Apartheid partendo da una posizione non personale ma abbracciabile da tutto il suo popolo.
Per far sì che questo sia possibile è di fondamentale importanza l’UMILTA’, qualità essenziale per un leader affinché crei condizioni favorevoli per realizzare una VISIONE COLLETTIVA nel sistema.
Ma il limite del leader di livello 5 che gli impedisce di mantenere la posizione più alta è dato dall’incapacità di lavorare in un’ottica generativa e di creare quindi un proseguimento altrettanto efficace della leadership. Questo conduce al livello più alto della scala: il livello 6.
- IL LIVELLO 6 IL LEADER GENERATIVO
Il livello 6 è il livello più alto in assoluto di leadership perché basato sul concetto di generatività.
Per comprendere più chiaramente ciò che rende il livello 6 così importante, ti farò l’esempio di uno dei più grandi dirigenti aziendali americani mai esistiti: John Welch.
John Welch è stato per 20 anni CEO di General Electric, multinazionale attiva nel campo della tecnologia e dei servizi. Molti dei suoi collaboratori sono diventati a loro volta CEO di altre importanti multinazionali perché John Welch dedicava metà del suo tempo lavorativo al COACHING. Insegnava quindi ai suoi collaboratori come diventare leader.
Perché è di questo che si tratta, il leader di livello 6 è un LEADER GENERATIVO che LAVORA PER CREARE ALTRI LEADER. E’ emblematica una delle citazioni più famose di John Welch:
“Prima di diventare un leader, il successo sta tutto nel crescere. Una volta diventati leader, invece, il successo sta nel far crescere gli altri.”
Compito fondamentale del leader è quindi insegnare alle persone a credere in se stesse: solo in questo modo si creano i giusti presupposti per poter poi creare un proseguimento efficace della leadership.
CARATTERISTICHE DI UN LEADERSHIP
Una pubblicazione di Steven J. Stowell e Stephanie S. Mead illustra i risultati di un lavoro quinquennale dedicato alla percezione della leadership in contesti diversissimi tra loro, come ambienti produttivi, intrattenimento, industrie farmaceutiche, ospedali, governo e trasporti.
Lo studio ha raccolto dati relativi a ben 2100 partecipanti tra leader e singoli collaboratori, e ha permesso agli autori di individuare otto classi di caratteristiche e competenze che le persone desiderano riscontrare nel proprio leader:
- Competenze comunicative 45.2%
- Competenze relazionali 44.2%
- Valori e principi etici 41.9%
- Attributi personali 30.2%
- Credibilità 22.3%
- Formazione e feedback 21.8%
- Capacità di comando e strategia 16.7%
- Fondamenti di gestione 5.6%
Basandosi sulle informazioni ricavate dalla ricerca, Stowell e Mead hanno raccolto una serie di indicazioni molto interessanti per migliorare la nostra leadership con interventi mirati.
Più del 45% delle persone coinvolte nello studio ha confermato che le capacità di comunicazione sono effettivamente competenze essenziali per l’esercizio della leadership. Tuttavia, sappiamo che la comunicazione è spesso la sfida più grande che siamo chiamati ad affrontare.
I leader dedicano molto tempo alle interazioni interpersonali e le organizzazioni sono spesso in continua evoluzione: le persone hanno bisogno di un leader che sappia condividere informazioni importanti e intraprendere un dialogo proficuo. Per questo motivo appare particolarmente rilevante il fatto che le risposte allo studio hanno identificato la capacità di ascolto come l’abilità di comunicazione piu cruciale.
Se interessati ad altri dati vi rinviamo a questo osservatorio internazionale qui.

Leadership e competenze relazionali
Nonostante la comunicazione sia un elemento importante delle competenze interpersonali, più del 44% dei partecipanti alla ricerca ha indicato che ci sono anche altre abilità che permettono ai leader di costruire un rapporto solido e creare connessioni emotive con gli altri. Si tratta di comportamenti e tattiche cruciali ma speso trascurati, come l’intelligenza emotiva, la capacità di offrire sostegno, la disponibilità, l’empatia e la pazienza.
I membri della squadra vogliono un leader che sia presente e che tratti le persone con rispetto, e desiderano avere un capo dotato di consapevolezza, autocontrollo e senso di giustizia, qualcuno che sia capace di lavorare efficacemente con tutti i tipi di persone. Le competenze relazionali, combinate con le abilità comunicative, ti consentiranno di costruire relazioni lavorative solide e durature.
Valori e principi etici della leadership
Quasi il 42% delle persone coinvolte nello studio ha manifestato il desiderio che il proprio leader dimostri valori forti e alti standard etici. I dipendenti vogliono poter contare sui propri leader sapendo che faranno “la cosa giusta”. D’altro canto, naturalmente, appare ovvio che i leader non possano aspettarsi che gli altri agiscano eticamente se vengono lasciati privi di punti di riferimento risposti a dare il buon esempio.
Un buon ambiente di lavoro presenta infatti un forte spirito di emulazione: i leader che rispettano e promuovono i valori aziendali dentro e fuori l’orario e lo spazio di lavoro, infatti, hanno più possibilità di costruire rapporti basati sulla fiducia e sulla credibilità.
In più, la ricerca descritta nel libro The Leadership Challenge (J. Kouzes e B. Posner) ha rilevato che le persone (89% degli intervistati) tendono a valutare l’onesta come la qualità che sovrasta per importanza tutte le altre.
Quanto comunichi la tua integrità?
Attributi personali da accompagnare ad un leader
Più del 30% delle risposte indica che gli attributi personali del leader (elementi come passione, impegno, flessibilità, ottimismo e responsabilità) sono caratteristiche essenziali per affermare efficacemente la leadership.
Soprattutto in contesti di instabilità (ad esempio quando un’organizzazione affronta cambiamenti, come espansioni o fusioni) le persone si pongono le seguenti domande:
- Il mio leader dimostra dedizione e impegno?
- Il mio leader è tenace anche in presenza di ostacoli e difficoltà?
- Il mio leader agisce come farebbe il proprietario dell’azienda?
- Il mio leader è appassionato e capace di prendere decisioni?
- Il mio leader è responsabile?
- Il mio leader è coerente ed affidabile ma flessibile nel momento del bisogno?
Entusiasmo e impegno possono essere difficili da mantenere nel tempo, specialmente durante un periodo di cambiamenti radicali. Tuttavia, per aiutare l’organizzazione a raggiungere i propri obiettivi un leader deve essere disposto a dimostrare un investimento totale e genuino nel proprio lavoro, in se stesso e nelle capacità di successo dei membri del proprio team.
Formazione e feedback per una leadeship efficace
La formazione è uno strumento preziosissimo per massimizzare il potenziale dei membri del team e spingerli a contribuire con il proprio talento e le proprie competenze al raggiungimento di obiettivi comuni.
I dipendenti che ricevono una formazione regolare e feedback costruttivi, infatti, sono in grado di svolgere il proprio lavoro in maniera migliore e sono disposti a investire maggiormente nei progetti del team. Quasi 22% dei partecipanti al nostro sondaggio ha affermato di desiderare che i propri leader siano capaci di guidare e istruire efficacemente gli altri.
Inoltre, attraverso un altro studio condotto dagli stessi ricercatori è emerso che il 70% dei rispondenti ha indicato una preferenza per i leader che offrono situazioni formative in modo diretto, aperto e spontaneo allo scopo di lavorare insieme per sviluppare soluzioni comuni.
In sintesi, le persone vogliono un leader capace di dare feedback costruttivi sui punti deboli del team e di supportare la crescita professionale di ogni membro offrendogli tutte le informazioni necessarie.
Credibilità del leader
La credibilità di un leader si sviluppa nel tempo ed è determinata più dalle azioni che dalle parole. La ricerca di Stowell e Mead afferma che avere un leader caratterizzato da competenze significative, esperienza e abilità è estremamente importante per i dipendenti: le persone vogliono poter riporre fiducia nelle capacità dei loro leader e nel fatto che questi abbiano le conoscenze e le competenze necessarie per condurre efficacemente la squadra, per eseguire i propri compiti e per generare i risultati desiderati.
I leader devono dimostrarsi studiosi appassionati e trasmettere il fatto che sono disposti a lavorare duro (se non addirittura più degli altri) e a prendersi cura del modo in cui i membri del team crescono e investono sul proprio sviluppo personale.
Capacità di comando e strategia per una leadership efficace
Gli appartenenti all’attuale forza lavoro vogliono indirizzare le proprie energie verso il perseguimento di obiettivi che condividono: qualcosa che sia sostenibile, duraturo e “più grande” di loro. I lavoratori vogliono che le loro abilità vengano riconosciute e che il loro potenziale venga impiegato a fin di bene, e vogliono che questo accada sotto la guida di leader visionari capaci di porre obiettivi audaci ma raggiungibili.
Ogni membro di qualsiasi team ha bisogno di sapere che il proprio lavoro è importante: questo ci aiuta a comprendere perché comunicare correttamente comandi e strategie è assolutamente essenziale per mantenere alti morale e performance. Per questo motivo, ogni leader dovrebbe essere capace di elaborare e descrivere efficacemente la situazione futura che la squadra deve sforzarsi di raggiungere in modo da offrire ai propri dipendenti un’immagine chiara e stimolante di quello che possono ottenere lavorando sodo.
Ogni membro del team deve comprendere quali sono le ricadute del suo lavoro sul successo della squadra e dell’azienda, così da essere spinto a dare il massimo per ricevere il massimo.
Naturalmente, ogni leader deve anche essere capace di bilanciare il proprio spirito visionario con agilità di pensiero, pazienza e ragionevolezza.
Fondamenti di gestione sembrano essere meno importanti
In modo decisamente significativo, soltanto il 5.6% delle persone coinvolte nello studio preso in esame ha affermato che i fondamenti di gestione sono importanti per la leadership, dando più rilevanza al potere delle soft skills.
Nonostante questo, però, dobbiamo prendere atto del fatto che nella realtà il successo di un leader dipende anche dalla sua capacità di padroneggiare gli elementi essenziali della gestione (pianificare, organizzare, gestire lo staff) combinandoli con capacità di guida e comando.
I partecipanti allo studio che hanno contribuito alla descrizione di questa categoria hanno indicato che preferiscono seguire qualcuno capace di pianificare e “far accadere” le cose: si tratta di quei leader che hanno le capacità di organizzazione e la disciplina necessarie affinché le cose vadano “come devono andare”. I capi con una forte perspicacia e un atteggiamento mentale orientato all’impresa si rivelano, com’era quasi ovvio, migliori nell’influenzare gli altri e ottenere i risultati attesi, riuscendo a mettere insieme efficacemente strategie, processi e persone per raggiungere grandi risultati.

LEADERSHIP & PEOPLE MANAGEMENT
La leadership efficace si basa su una serie di competenze specifiche, tra cui la capacità di comunicare in modo chiaro ed empatico, di ascoltare attivamente le esigenze dei propri collaboratori, di prendere decisioni rapide ed efficaci e di mantenere alto il morale del team.
Inoltre, un leader deve essere in grado di motivare i propri dipendenti attraverso l’esempio personale, la condivisione degli obiettivi aziendali e la definizione chiara dei ruoli e delle responsabilità.
Nella gestione delle persone, un buon leader deve essere in grado di individuare le principali esigenze dei suoi collaboratori e di fornire loro gli strumenti necessari per raggiungere i loro obiettivi. Ciò implica anche la capacità di delegare responsabilità in modo efficace e di sviluppare le competenze del proprio team attraverso programmi di formazione personalizzati.
Un altro aspetto importante della leadership è la capacità di gestire i conflitti all’interno del team in modo costruttivo. Un leader deve essere in grado di identificare le divergenze tra i propri collaboratori e trovare soluzioni che soddisfino tutte le parti coinvolte. Questo richiede un’attitudine diplomatica e la capacità di mediare tra persone con punti di vista differenti.
Infine, un leader efficace deve essere in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e dell’ambiente aziendale, mantenendo al tempo stesso la propria visione a lungo termine. Ciò implica la capacità di analizzare i trend del settore, di sviluppare nuove strategie e di guidare il proprio team attraverso periodi di cambiamento.
In conclusione, la leadership ed il people engagement sono aspetti fondamentali per il successo di un’azienda. Un buon leader deve essere in grado di comunicare con efficacia, motivare il proprio team, gestire conflitti e adattarsi ai cambiamenti del mercato. Solo così potrà creare un clima di collaborazione e fiducia reciproca che favorisca l’innovazione e il successo dell’organizzazione nel lungo termine.
LEADERSHIP & CHANGE MANAGEMENT
La leadership è una delle qualità più importanti per un manager, poiché rappresenta la capacità di guidare e motivare un team verso gli obiettivi prefissati. Ma se la leadership è importante in ogni contesto, lo diventa ancora di più quando si parla di change management.
Il change management è infatti il processo attraverso il quale un’organizzazione gestisce e implementa i cambiamenti necessari per rimanere competitiva e adeguata alle esigenze del mercato. Si tratta di un processo complesso che richiede non solo competenze tecniche ma anche una buona dose di empatia, comunicazione e persuasione.
In questo contesto, la leadership diventa fondamentale. Un leader capace di ispirare e motivare il team può infatti aiutare ad affrontare le resistenze al cambiamento che spesso emergono durante il processo di change management. Inoltre, un leader empatico e attento alle esigenze dei propri collaboratori può contribuire a creare un clima di fiducia e collaborazione che favorisce l’accettazione dei cambiamenti.
Ma per essere un buon leader in ambito di change management non basta essere carismatici o avere buone capacità comunicative. È fondamentale avere anche una solida conoscenza dell’organizzazione e del mercato in cui si opera, in modo da poter guidare il team con determinazione e sicurezza.
In sintesi, la leadership è un elemento chiave per affrontare con successo il processo di change management. Un leader capace di ispirare, motivare ed essere empatico con il proprio team può aiutare a superare le difficoltà che spesso emergono durante questo processo cruciale per la sopravvivenza e lo sviluppo delle organizzazioni.
L’obiettivo è quello di creare senso ma sul rapporto tra leadership & sensemaking vi rinviamo ad un ns articolo dedicato.
Altro approfondimento che vi consigliamo è quello sulla leadership agile della quale molti approcci contemporanei parlano.

LEADERSHIP FRASI CELEBRI
“Educare il cuore e non solo la mente è l’essenza della vera leadership.” – Dalai Lama
“I grandi leader non sono quelli che cercano di essere al centro dell’attenzione, ma quelli che mettono gli altri al centro.” – John C. Maxwell
“La forza di un leader non si misura dalla sua capacità di costringere gli altri a fare ciò che vuole, ma dalla sua capacità di ispirarli a fare ciò che possono.” – Harold S. Geneen
“Il vero leader non è colui che comanda, ma colui che serve.” – Robert K. Greenleaf
“Un buon leader prende una piccola porzione della colpa e una grande parte del merito.” – Arnold H. Glasow
“La leadership è l’abilità di tradurre la visione in realtà.” – Warren Bennis
“Il miglior leader è colui che sa quando deve guidare e quando deve seguire.” – John C. Maxwell
“La leadership è l’abilità di ottenere risultati straordinari dagli altri, dando loro il giusto supporto e ispirazione.” – Daryl R. Conner
“Un leader è qualcuno che sa il modo, lo percorre e lo mostra agli altri.” – John C. Maxwell
“I grandi leader sono disposti a sacrificarsi per il bene del loro team.” – John Wooden
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