RECRUITING: l’arte di trovare le persone giuste per te!

Recruiting … sei sicuro di sapere esattamente di cosa si tratta e di coglierne a pieno l’importanza?
In ambito lavorativo e aziendale l’attività di recruiting viene spesso affrontata in maniera rapida e a volte superficiale. In molte altre occasioni viene addirittura esternalizzata senza molto badare al livello qualitativo del partner a cui la si affida.
Come vedremo insieme, invece, l’attività di reclutamento, per dirla all’italiana, è il primo fondamentale step per creare team vincenti ed efficaci. Insomma, una buona attività di recruiting ti porterà ad avere risorse valide e perfettamente in linea con la tua idea di business!

Che cos’è il recruiting significato di base
Contenuti
Andiamo con ordine: in cosa consiste l’attività di un ufficio recruiting? Con questa espressione si intende indicare il processo, tipico della funzione aziendale HR che, attraverso diversi step predefiniti, ti porterà a individuare, selezionare e inserire in azienda il candidato ideale.
Su questa definizione standard lasciami fare due appunti: innanzitutto il recruiting non deve necessariamente rivolgersi all’esterno dell’azienda, ma in alcuni casi, soprattutto in presenza di una popolazione aziendale vasta e variegata, può, anzi deve, prima partire dall’interno.
In secondo luogo, ci tengo a ribadire un concetto: il candidato ideale non esiste!
Esiste, invece, la persona più in linea con le aspettative del tuo business (e viceversa) che, oltre a possedere le competenze tecniche richieste, sia anche il più possibile allineata ai valori e alla mission aziendali. Questo è uno dei motivi per cui far partire il processo di matching con una buon recruiting aumenta e anzi massimizza le possibilità di fare la scelta di maggior successo.
Recruitment: è davvero così importante?
Perché insistoa dire che il recruiting è così importante, che va presidiato e seguito come una fondamentale fase del lavoro? Perché le persone fanno la differenza…il capitale umano, come spesso viene definito, è una risorsa, al pari delle altre, che può decidere il successo o il fallimento dell’attività.
Ecco perché gestire il processo di entrata delle persone, per attrarre, reclutare, selezionare e inserire quelle più adatte è ben più proficuo che ritrovarsi “a carico” persone non allineate e difficilmente allineabili.

5 dritte per migliorare il tuo recruiting
Eccoci qui, abbiamo definito il reclutamento e ribadito quanto sia importante per il successo di ogni impresa di business. Ora prendi nota, perché sto per darti 5 utilissimi consigli da seguire in questa fase:
1. Fotografa le tue persone e analizza i fabbisogni di inserimento
Ecco una prima, utilissima dritta per te che ti stai chiedendo come mettere in pratica un buon reclutamento: cerca di capire se è davvero necessario oppure no!
Spesso ci si mette alla ricerca di nuove risorse senza realmente avere chiara la popolazione aziendale già presente e le possibilità di sviluppo di ciascuna risorsa. Fare una fotografia delle risorse “già in pancia” significa capire se le funzioni aziendali sono tutte coperte e se lo sono con il numero adeguato di risorse dedicate; significa, inoltre, cercare di sviluppare le potenzialità, in proiezione futura, delle risorse umane già presenti per pensare a percorsi di carriera interna. Solo con un lavoro di raccolta dati e analisi di questo tipo, si potrà avere chiara percezione dei bisogni effettivi di inserimento di nuovo personale, sia in termini di quantità che di qualità.

2. Recruiting esterno o job posting interno?
Un aspetto che spesso si sottovaluta è il fatto di poter procedere con un reclutamento che non sia necessariamente rivolto al di fuori dell’azienda: molto utile in alcuni casi è il “job posting interno” ovvero l’apertura di una vera e propria selezione dedicata ai dipendenti che dovranno affrontare le fasi di selezione per poter abbandonare il loro ruolo e andare a ricoprire quello vacante. Pensiamo a quali possono essere i vantaggi di una scelta del genere: oltre al fatto che non prevede grandi costi, il beneficio è innanzitutto quello di poter dirottare persone già conosciute e valide su ruoli di maggiore responsabilità, garantendo loro anche una possibilità di crescita. La fidelizzazione del dipendente, la motivazione e l’attaccamento all’azienda non possono che uscirne aumentati.
3. Coinvolgi le tue risorse nel recruiting
Un altro aspetto che spesso non si tiene in considerazione, ma che invece può dare buoni risultati su diversi piani, è quello di coinvolgere i dipendenti nel recruiting stesso. Si tratta di dar loro la possibilità di segnalare profili interessanti da prendere in considerazione in presenza di un posto vacante o di una nuovo ruolo da coprire.
Questa pratica, oltre ad essere quasi a costo zero (a meno che non si preveda un bonus economico per chi segnala una risorsa che poi viene assunta) è anche valida per:
– valutare il grado di allineamento delle persone che fanno la segnalazione
– aumentare l’ingaggio delle risorse interne
– avere una referenza verificata delle risorse in selezione
Se ti interessa approfondire il people engagement clicca qui.

4. Fai una mappatura delle fonti di reclutamento
Altra dritta importante è avere chiara la mappa di tutte le fonti di reclutamento disponibili e utili (on e off line) per ciascuna delle figure presenti nel mansionario aziendale (che sia fatto con particolare attenzione sia sugli aspetti del saper fare che del saper essere). Non tutte le figure si reclutano allo stesso modo, partendo dalle stesse fonti, con gli stessi criteri di redazione degli annunci, né diffondendo la ricerca sugli stessi canali. Perciò è utilissimo partire con la compilazione di un documento di vera e propria mappatura delle fonti di recruiting.
5. Compila la Lista20
Con questo termine si indica la lista dei principali contatti diretti che bisogna avere a disposizione per attivare il reclutamento di una determinata figura lavorativa.
Possono essere numeri di telefono, e-mail o uffici fisici. Si può trattare, inoltre, di agenzie specializzate, head hunter, scuole o università, ecc…L’importante è che i contatti siano verificati e conosciuti al punto tale che, ad un nostro cenno, sappiano già i parametri generali di ricerca (tipo il genere di attività che svolge l’azienda, il settore di intervento, le figure maggiormente ricercate, quelle di difficile reperimento ecc..). Avere una Lista20 ben lavorata permette un flusso di reclutamento di qualità e sempre pronto ai tuoi alert di ricerca.
alcune metriche per misurarti potrebbero essere queste qui.

Valuta le tue capacità di recruiting
Il recruiting, come tutte le funzioni di HR in generale, è davvero molto importante per impostare il lavoro aziendale nella maniera corretta: come detto, il candidato ideale non esiste, come neanche il dipendente o l’azienda perfetti. Esistono però tecniche e competenze che permettono di fare chiarezza sugli obiettivi e trovare allineamento nel modo di raggiungerli insieme.
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