Cosa significa Influencer?
Ormai se ne parla tanto e ovunque. Si tratta di persone talmente “influenti” (appunto) da condizionare opinione e acquisti degli utenti. Spesso la loro raccomandazione vale più di una campagna pubblicitaria ad alto budget. Ma chi sono gli influencer? Come nasce questo fenomeno e in che modo sfruttarlo all’interno di una strategia di marketing?
Chi è l’influencer?
Contenuti
In realtà su chi è e cosa fa un influencer c’è ancora un pò di confusione. Ognuno di noi ha la capacità di influenzare le opinioni di chi ci sta intorno; in un contesto più ampio, un influencer riesce ad avere un potere persuasivo sulle persone che lo seguono e si identificano con lui. Parliamo di un particolare utente in grado di amplificare pareri, messaggi, opinioni grazie alla sua riconosciuta (o presunta) competenza in un determinato ambito.
Questa capacità dipende dalla sua reputazione, data dalle sue conoscenze ed esperienze del settore in questione e dalle sue capacità relazionali, che è riuscito a costruirsi con il tempo, grazie anche ad un ottimo lavoro di personal branding. Per farla breve, si è guadagnato la fiducia della sua community che segue i suoi consigli prendendoli puntualmente per veritieri.
Dove incontriamo gli influencer? Praticamente ovunque. Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat, Youtube, di solito accompagnato da un blog. In ognuno di questi social hanno svariati follower attivi, in base al loro numero varierà la loro importanza e di conseguenza il loro budget.
Perché la gente ama gli influencer
L’ascesa di queste figure è dovuta al cambiamento radicale del mercato e della pubblicità. La quantità immensa di informazioni che ci circonda attira sempre meno la nostra attenzione. I consumatori, specie i più giovani, stanno diventando sempre più scettici nei confronti delle classiche forme di pubblicità, mentre sono attratti da comunicazioni più personali e affidabili.
I social media hanno sovvertito i rapporti di forza tra consumatori e brand. La raccomandazione di una persona fidata svolge un ruolo fondamentale per maturare la decisione d’acquisto. Proprio per questo molte aziende scelgono di far parlare per sé personaggi di spicco, amati dal target a cui si stanno rivolgendo.
Gli influencer piacciono soprattutto perché ispirano fiducia, sono persone reali, percepite come genuine, che comunicano utilizzando i social, filo diretto con il consumatore di oggi. Ed è proprio questo che li distingue da un semplice VIP. I social generano contatto diretto, interazioni che a loro volta generano fiducia e incentivano all’azione.
Influencer di successo – cosa fa la differenza?
Un influencer di successo riesce a guadagnare con la sua attività. Ma cosa lo rende tale?
- Attività e visibilità in rete – la base è farsi notare. Aumentare la portata di ogni singolo post, creando contenuti interessanti e soprattutto utili, e conquistare nuovi destinatari, elementi inseparabili del lavoro della persona che vuole diventare un Influencer. Col tempo tutto può diventare meno faticoso, ma all’inizio vale la pena spendere le giuste energie per sviluppare il proprio marchio.
- Un esperto nel suo campo – il bravo Influencer è uno specialista nel suo settore, una persona che conosce i giusti argomenti per convincere il suo pubblico. A volte però, a fianco di una grande conoscenza, c’è anche una forte empatia.
- News, news, news – monitoraggio delle informazioni correnti, partecipazione a conferenze di settore, ricerca di notizie… Sì, ci vuole tempo ed energia, ma in che altro modo diventare un trendsetter?
- Il punto di vista innovativo e l’autenticità – per essere un influencer bisogna avere una idea originale, non copiata dagli altri. La duplicazione del contenuto nel web dà risultati molto scarsi. Sii autentico, anche se questo significa non essere d’accordo con tutti. Niente è più conveniente dell’onestà.
- Qualità ed estetica: senza queste due cose non ha senso iniziare. Quando scrivi articoli fai attenzione alla loro correttezza linguistica, e quando pubblichi foto, assicurati che siano esteticamente accattivanti e attirino l’attenzione. La competizione è enorme, quindi il livello medio non ha alcuna possibilità di successo.
Quanto costa un influencer?
Definire il costo di un influencer non è semplice, non esistono tariffe fisse. Le variabili da prendere in considerazione sono molte, soprattutto da quando Instagram ha iniziato a nascondere i like. Anche se non è una metrica di cui fidarsi ciecamente era comunque un valore di riferimento dal quale partire.
Ci sono diverse modalità per collaborare con un influencer, soprattutto con gli aspiranti influencer che spesso accettano di essere pagati con la merce che deve sponsorizzare.
Se si vuole collaborare con un influencer affermato i costi salgono e di molto, è impensabile proporre una sponsorizzata in cambio di un paio di scarpe o una borsa.
Esistono dei servizi online dove si possono vedere i prezzi di micro influencer, Instagram Money Calculator di Influencer Marketing Hub dove è sufficiente inserire il nome Instagram per ottenere dei dati.
Se invece ti interessa analizzare il valore economico di un post, puoi utilizzare InfluencerDB
Ovviamente il miglior strumento per capire quanto ci costa collaborare con un influencer, è quello di contattarlo e trovare una soluzione che sia winwin.
Micro-influencer e influser, chi sono?
Come ben sappiamo, il mondo del marketing cambia alla velocità della luce, e se prima bastava un post del personaggio celebre del momento ad aumentare le vendite di un brand, oggi che l’incantesimo è stato svelato non sempre questo funziona. Nel momento in cui gli utenti hanno compreso che il consiglio non era più spassionato ma bensì retribuito, è venuta meno la questione principale, la chiave del successo: la fiducia.
Stai parlando perchè sul serio mi consiglieresti questo prodotto o solamente perchè ti hanno pagato?
Ed è qui che si apre un altro mondo, quello dei micro-influencer e degli influser. Non più solo un questione di numeri, ma di credibilità. I micro-influencer sono delle persone qualsiasi che hanno un seguito importante in una nicchia specifica. Questo è, in genere, frutto del lavoro di anni, in maniera costante, coltivando una community che è cresciuta in maniera sana intorno a questa figura. Spesso non sanno nemmeno di essere un influencer, comunicano semplicemente le loro passioni per il semplice gusto di farlo.
Niente numeri da capogiro, nessuno di questi influencer ha miliardi di follower, ma molto spesso le loro interazioni superano di gran lunga quelle dei mega influencer, incronciando engagement e trust.
Differenza tra influencer e influser
Gli influser si differenziano leggermente in quanto non si limitano a promuovere un qualcosa, ma sono dei veri e propri anticipatori di trend. Sono aggiornati in un determinato settore (o più) e riescono a scovare le cose più innovative ed utili, provandole in prima persona e diffondendone i risultati.
I vantaggi di una strategia che coinvolge queste figure possono essere riassunti in tre punti:
- engagement superiore, parliamo di tassi di coinvolgimento sueriore al 60% rispetto alla norma
- convenienza economica, perchè sì, costano molto meno
- maggiori conversazioni, è un utente attivo che riesce ad avere un grande impatto comunicativo
Spesso, addirittura, si ottengono risultati interessanti coinvolgendo micro-influencer che appartengono a settori diversi rispetto al prodotto che stiamo promuovendo.
Possiamo quindi concludere dicendo che non è più sufficiente sparare nel mucchio e affidarsi al vastissimo bacino di utenza di un influencer dai grandi numeri. Ognuno di noi, prima di fare un acquisto, si rivolge alle persone più informate che ha intorno, prima fisicamente e poi sul web. Quello che conta è creare un legame profondo e stabile che permetta di ispirare fiducia nel brand, dare quindi valore alle relazioni attraverso queste nuove figure professionali.