DAL GRUPPO ALLA SQUADRA: 5 caratteristiche che fanno la differenza.

Come si può quindi passare dal gruppo alla squadra? In questo articolo cercheremo di scoprirlo insieme.
“Per quanto una persona possa essere talentuosa, nessuno possiede tutte le abilità necessarie per fare al meglio ogni cosa, anche se siamo capaci di fischiettare una melodia, non possiamo fischiare un’intera sinfonia da soli.” – M.F.R. Kets de Vries
Il lavoro di squadra è una di quelle cose che tutti conoscono, ma che difficilmente sanno definire. Lavorare in una squadra, non significa necessariamente lavorare come una squadra. La squadra emerge da un processo evolutivo di maturazione di un gruppo di lavoro.
È il top, la manifestazione dell’efficacia e della ricchezza del lavoro di gruppo. Permette di far emergere il cosiddetto “uomo in più”, di valorizzare le relazioni oltre che produrre risultati, di creare sviluppo per l’azienda e per le persone, sia da un punto di vista personale che professionale. I team sono qualcosa di più e di più complesso della semplice somma dei loro componenti. Sono luoghi in cui vengono trattate delicate questioni organizzative e relazionali, è un fare e stare insieme.

SQUADRA SIGNIFICATO: COME GESTIRE E CREARE TEAM DI LAVORO EFFICACI
Troppi leader non hanno idea di come formare e gestire team ben funzionanti. Per molti il lavoro di gruppo rappresenta una seccatura, un peso o un male necessario. Purtroppo il prezzo pagato a causa di gruppi di lavoro disfunzionali può essere sbalorditivo in termini di ricadute, sia a livello aziendale che personale.
Allo stesso tempo, c’è chi sostiene che il lavoro in team è sempre meglio di quello individuale. Falso: numerosi studi indicano che il lavoro di gruppo forzato, o gestito male, porta a risultati minori rispetto a collaborazioni limitate, dove cioè ognuno lavora per conto proprio, collaborando in maniera diretta solo occasionalmente. Insomma, alcuni lavori possono essere completati molto più efficacemente se vengono assegnati a una sola persona. Ma quando le attività sono interdipendenti e il compito complesso, allora i gruppi sono decisamente la scelta migliore.
Dato il contesto attuale di continuo cambiamento e di interrelazioni sempre più stringenti, oggi è ancor più cruciale e fondamentale saper gestire team funzionali e, allo stesso tempo, saper lavorare in gruppo in modo efficace e fruttuoso.
CHE COSA RENDE EFFICACE UN TEAM?
Prima di tutto è opportuno chiarire la differenza tra un gruppo e un team. Il primo è un insieme numericamente ridotto di persone in interazione, con un vincolo psicologico che dà il senso di appartenenza. I team sono gruppi di lavoro che si riuniscono per il raggiungimento di un obiettivo prestabilito, nei quali i membri sono interdipendenti tra loro. Non solo, hanno attitudini e abilità complementari e si sentono parimenti responsabili nel raggiungimento dell’obiettivo comune.
Quindi, oltre all’interdipendenza, è in atto anche un processo di integrazione che valorizza il piano gruppale rispetto a quello individuale e sviluppa il senso del noi.

Coloro che si occupano di costituire un team dimenticano spesso di tener conto anche del lato emotivo, che imprescindibilmente ha un impatto rilevante sul lavoro di gruppo. Le peculiarità delle personalità e le dinamiche psicologiche possono causare deviazioni importanti dai compiti assegnati. Perché la squadra è una realtà dinamica e questo dinamismo può far deragliare dalla direzione pianificata, al punto di sabotare il raggiungimento dell’obiettivo dichiarato.
Affinché ciò non accada, ecco i cinque elementi fondamentali da tenere sempre sotto controllo per gestire le dinamiche sotterranee e per rendere efficace un team:
1. allinearsi sull’obiettivo comune;
2. fissare il metodo di lavoro del gruppo;
3. gestire le risorse a disposizione;
4. presidiare il coordinamento;
5. comunicare efficacemente.
DIFFERENZA TRA TEAM E GRUPPO: MEGLIO ESSERE DIVERSI O SIMILI?
Una serie di studi dimostra che i migliori team a livello manageriale, composti da membri con background e competenze molto diverse, prendono decisioni di qualità più elevata rispetto a quelle prese da team relativamente omogenei. Essere diversi non basta: per far emergere la ricchezza data dall’eterogeneità è necessario che nel team esistano dinamiche che permettano ai membri di avere un dialogo di critica costruttiva, di essere aperti al cambiamento e pronti ad apprendere gli uni dagli altri.
I membri devono essere capaci di individuare e comprendere le prospettive degli altri, sintetizzandole in decisioni migliori di quelle che derivano da processi di competizione e compromesso, tanto comuni nella quotidianità lavorativa.

E’ palese però che la diversità può portare facilmente all’insorgere di conflitti. Ma il conflitto all’interno dei team è indice di malfunzionamento? No, non è per forza qualcosa di negativo, dipende da come viene gestito e dai risultati che crea. All’interno di ogni team i conflitti occasionali sono pressoché inevitabili. Un buon lavoro di gruppo permette di sfruttarli al meglio e di trasformarli in ricchezza.
Per ottenere questo è necessario:
▪ Riflettere sulle situazioni conflittuali per chiarirle nella nostra mente prima ancora di discuterne.
▪ Cercare di risolvere i conflitti in primo luogo tra le persone coinvolte e solo secondariamente, e se necessario, in gruppo.
▪ Accettare che l’altra parte in causa abbia un punto di vista diverso, che può dipendere da diversi fattori in gioco (priorità, aspettative, esperienze passate..).
▪ Cercare di comprendere il punto di vista dell’altro.
▪ Cercare soluzioni che soddisfino e siano vantaggiose per entrambe le parti, ma soprattutto per il raggiungimento dell’obiettivo del team.
▪ Impegnarci a rispettare e applicare le soluzioni concordate.

DAL GRUPPO ALLA SQUADRA, PERCHE’ VALE LA PENA INVESTIRE TEMPO E RISORSE NEL TEAM BULDING?
Ket de Vries – riconosciuto tra i primi 50 pensatori di management più importanti al mondo e tra i più influenti studiosi della gestione delle risorse umane – con oltre 30 anni di esperienza nelle più grandi multinazionali e con gli studi portati avanti presso l’INSEAD, ha evidenziato che nei team efficaci le persone:
▪ sono stimolate a dare il meglio di sé;
▪ sanno dare un significato al loro lavoro;
▪ hanno la sensazione di poter determinare il proprio futuro;
▪ hanno un forte senso di appartenenza all’azienda;
▪ traggono godimento dal proprio lavoro;
▪ vedono emergere il loro meglio e i difetti compensati dalle qualità degli altri.
Team funzionali vanno di pari passo con ambienti di lavoro dinamici, produttivi, creativi e con un clima positivo nettamente percepibile. Ultimo elemento, ma non meno importante, è stato dimostrato che le imprese che supportano gruppi di lavoro efficaci sono decisamente più redditizie e sostenibili.
Tutto questo ci invita ad andare avanti con convinzione nel nostro lavoro sullo sviluppo e il supporto di team funzionali, attraverso la formazione ma anche la facilitazione on the job all’interno delle aziende che si aprono a questo tipo di mentalità!
Dal gruppo alla squadra vedi il clip vlog di sintesi qui.
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