DA GRANDE FARÒ IL VIDEOMAKER! – 5 punti su cui concentrarsi
Multi-piattaforme, Open Source On Line, tutorial per realizzare video, Tablet, Smartphone, Webcam e videocamere digitali e via dicendo… praticamente, grazie a questi strumenti, siamo diventati tutti Videomaker. Ma cosa fa la differenza? Parliamone…
Un bel video va pensato, immaginato e pianificato ma soprattutto va realizzato. Passare dal progetto alla pratica presenta delle difficoltà tecniche non indifferenti. Bastano piccoli particolari per soffocare il potenziale e dare alla luce un filmato mediocre.
Il Videomaker è un professionista che opera a tutto tondo e deve essere in grado di gestire una serie di risorse e professionalità. Occorre avere passione e creatività da mettere in campo, scegliere un’opportuna formazione e fare diverse esperienze per crescere e sviluppare la propria capacità d’espressione professionale. La figura in questione deve possedere le capacità per dirigere le varie fasi di lavorazione di un prodotto audio-visivo.
Se la vostra aspirazione è dunque quella di diventare Videomaker, a prescindere dalle motivazioni che vi spingono a farlo (perché amate questa professione, perché ne avete necessità per lanciare la vostra attività, per implementare un progetto o se il vostro sogno è di diventare dei super Youtuber) non avete altra scelta: dovrete porvi nell’ordine di idee di frequentare corsi altamente specializzati nella formazione di professionisti del video.
Auspicabile la conoscenza di Software sul genere di Adobe Photoshop e Adobe Illustrator. Mentre basilare è la conoscenza di Adobe Premiere, Final Cut e soprattutto After Effects per affinare le tecniche di produzione. Per essere un Videomaker che sa il fatto suo è fondamentale saper pianificare contenuti ad hoc e perfezionarli in base alle esigenze del target a cui ci riferiamo.
Se voglio lavorare in team o in maniera indipendente nel mondo dell’industria video devo sapermi muovere con disinvoltura e perizia dalla pre-produzione alla post-produzione. Un video-metraggio potrebbe essere richiesto da emittenti televisive, strutture discografiche, aziende che vogliono pubblicizzare prodotti o servizi. Ed ecco che un Videomaker non può non essere preparato per produrre videoclip, Webinar (Web + Seminar: un seminario/lezione online), spot pubblicitari, etc.
In sintesi i 5 punti da cui partire per realizzare un video di qualità sono:
- Storyboard: strutturare il racconto per sequenze con un alto coinvolgimento emozionale. Armonizzare immagini, suono, musica e parole. Pianificare le riprese è il Must;
- Ambientazione. Saper allestire e predisporre il set o la location e gli elementi di scenografia. Molto importante possedere un cavalletto e ritagliarsi uno spazio per la propria attrezzatura;
- Luce. Un’illuminazione corretta dell’ambiente e dei soggetti principali di una scena. Bisogna possedere elementi di direzione fotografia;
- Audio. L’audio è un elemento di notevole importanza, soprattutto se si filma in esterna. Occhio anche alla scelta di un’eventuale colonna sonora;
- Montaggio. Per la post produzione è consigliato l’utilizzo di programmi come Adobe Premiere, Final Cut e After Effects. Indispensabili per animazione, effetti video, creazione di titoli, 3D e compositing, etc.
Alla luce di quanto detto, c’è qualcuno che riesca a confutare il fatto che non si è mai abbastanza aggiornati e preparati per affrontare il mondo del Videomaking? In definitiva la differenza tra una preparazione improvvisata o autodidatta nel settore esiste ed è significativa.