Ritrovare se stessi durante un periodo di smarrimento è davvero possibile? Secondo noi sì, e in un momento difficile come quello che stiamo vivendo è importante capire come fare per non perdere la parte più autentica di noi stessi soffocandola sotto una coltre pesante di paure, incertezze e pregiudizi.

Scopri come rientrare in contatto con la tua identità attraverso poche e semplici buone pratiche. Iniziamo?

Ritrovare se stessi: una sfida allo specchio

Per l’individuo contemporaneo, ritrovare se stesso è una sfida tanto complessa quanto importante: in una realtà sempre più “liquida” e sfuggente, in costante cambiamento, riuscire a mantenere il focus su chi siamo realmente è una vera e propria impresa.

Chi siamo nella nostra essenza, infatti, nel corso della nostra vita viene sovrastato da una mole crescente di retaggi lasciati indietro dalle esperienze che attraversiamo: un cambiamento sul fronte lavorativo, l’inizio o la fine di un’amicizia o di una storia d’amore, la nascita di un figlio o gravi problemi personali rappresentano tutti piccoli o grandi passaggi che finiscono con il plasmare ciò che diventiamo.

In questo scenario, riscoprire se stessi significa non arrendersi a questo continuo depositarsi di nuove identità e capire veramente qual è il nocciolo immutabile del nostro Io.

Vorresti ritrovare te stesso?

Come ritrovare se stessi

Per (ri)trovare se stessi, molto spesso non c’è bisogno di intraprendere viaggi verso mete lontane o gettarsi in esperienze rivoluzionarie: la strategia più semplice ed efficace per rientrare in contatto con il nostro Io più profondo, infatti, passa per azioni e quesiti molto più semplici. Il vero viaggio, insomma, è dentro di noi.

Ecco cinque esercizi per addentrarsi nell’avventura di ritrovare se stessi:

• Cambia ritmo

Molto spesso una delle situazioni in cui perdiamo più facilmente il contatto con la nostra interiorità è la quotidianità frenetica tipica del nostro tempo. Per imparare a cogliere i silenzi della mente e interpretare i suoi messaggi, impegnati a riservarti regolarmente dei momenti di calma e isolamento positivo.

• Pratica il distacco materiale

Di quante cose abbiamo davvero bisogno per essere noi stessi e provare un senso di appagamento e felicità? L’attaccamento alle cose materiali è un’inesauribile fonte di ansia e paura, perché gli oggetti sono transitori e in quanto tali possono rompersi, essere rubati o andare perduti. Rifletti sul tuo rapporto con il possesso e prova a coltivare un po’ di minimalismo.

• Accetta tutti i tuoi volti

Dentro ognuno di noi convivono lati più o meno riconosciuti, positivi o negativi che siano. Uno dei passaggi fondamentali per trovare se stessi (e per ri-trovarsi) è proprio l’impegno a guardarsi in faccia con onestà e senza pregiudizi per riconoscere i nostri talenti, le nostre debolezze, i nostri punti di forza e i lati di cui andiamo meno fieri per poter crescere in modo consapevole.

• Crea nuove abitudini

Quante e quali abitudini hai? Quali di queste ti soddisfano e quali sono fonte di stress, preoccupazione o scarsa autostima? Una volta che avrai riconosciuto le abitudini che non lasciano fiorire il tuo Io (come ad esempio il fumo), impegnati a crearne di nuove puntando su attività che sappiano appagarti e spingerti a coltivare i lati migliori di te.

• Cambia prospettiva

Quanto incidono i giudizi degli altri sull’immagine che hai di te? Prova a descriverti (mentalmente oppure scrivendo un breve testo) e poi esamina il risultato: quanto di ciò che hai prodotto è frutto di autoanalisi e quanto invece deriva dalla concezione che gli altri hanno di te? Soltanto accettando di dover scavare più in profondità nel tuo Io (un’attività solitaria e a tratti faticosa) potrai conoscere i tuoi reali tratti distintivi.

Questo articolo è stato di ispirazione per la tua prossima avventura? Non perdere gli altri approfondimenti di Oltremeta: clicca qui per leggere il nostro articolo sul mindset vincente.

Un approccio da seguire nella pratica potrebbe essere questo.

Su audible i buoni consigli di Marco Aurelio qui.

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