IL PARADOSSO DELL’INSODDISFAZIONE: perché più otteniamo, meno siamo felici?
La parola insoddisfazione deriva dal latino e letteralmente significa “non abbastanza” o “non sufficiente”. Essa è un sentimento che noi classifichiamo come negativo, che porta a sentirsi scontenti, impotenti, delusi, frustrati verso qualcosa o qualcuno.
Il nostro animo con questa negatività si appesantisce, ecco perché l’insoddisfazione ha effetti negativi sulla salute mentale e sul benessere in generale della persona.
Oggigiorno si parla quotidianamente dell’importanza della salute mentale di ogni essere umano ed è quindi fondamentale analizzare tutte quelle situazioni che ne possono creare turbamento. E’ importante parlarne e discuterne per cercare soluzioni e miglioramenti, quindi continua a leggere questo articolo…
Perché non siamo mai abbastanza soddisfatti?
Contenuti
Le cause dell’insoddisfazione sono molteplici, le vedremo tra qualche riga, e derivano da diversi contesti. Infatti, l’insoddisfazione è uno stato d’animo che l’essere umano trova in tante situazioni della vita, come ad esempio a lavoro, nelle relazioni, nell’ambito degli obiettivi personali o, più in generale, nella propria salute e nel proprio stato di benessere.
E’ importante sottolineare che ci sono molteplici cause dell’insoddisfazione. Non dimentichiamoci che l’insoddisfazione è un sentimento complesso e personale, per cui ognuno di noi la vive e in modo diverso e la percepisce in maniera differente in tutte le sue conseguenze.
Tornando alle cause che producono questa sensazione di non essere mai abbastanza o soddisfatti, ve le elenchiamo qua di seguito per analizzarle nello specifico:
- Aspettative non soddisfatte: le aspettative ci influenzano e influiscono sulle nostre convinzioni personali, sulle relazioni con gli altri e su come gestiamo le informazioni a nostra disposizione, ci aiutano a prendere decisioni e ad affrontare le situazioni della vita quotidiana. Le aspettative creano problemi quando sono troppo ottimistiche e poi non corrispondono alla realtà. Questo genera delusione e, appunto, insoddisfazione;
- Mancanza di realizzazione personale: quando sentiamo che non raggiungiamo i nostro obiettivi personali o quando non realizziamo qualcosa che per noi è importante avvertiamo un senso di malessere psicologico. Questo avviene perché viene meno la nostra sicurezza che riguarda noi stessi in primis e tutte le situazioni intorno a noi su cui facciamo affidamento;
- Situazioni stressanti: lo stress è dannoso per la nostra salute a 360°. Infatti, esso, soprattutto se prolungato, ci porta ad essere sempre scontenti, infelici e, di conseguenza, insoddisfatti. Non elenchiamo qui tutte le conseguenze negative dello stress, piuttosto preferiamo lasciarti un articolo del blog con il focus sulle tecniche di rilassamento…leggilo e preparati al relax! https://oltremeta.it/raggiungi-gli-obiettivi/tecniche-di-rilassamento
- Conflitti interpersonali: discutere con qualcuno prosciuga le nostre energie. I conflitti ci fanno sentire stressati, ansiosi e in perenne angoscia, se ci circondiamo di relazioni negative, basate sui conflitti, ci renderemo infelici e insoddisfatti;
- Mancanza di controllo: se percepiamo insicurezza e instabilità tendiamo naturalmente verso atteggiamenti di preoccupazione, ansia e insoddisfazione;
- Sensazione di limitazione: con dei limiti la sensazione che emerge è quella di impotenza. Non possiamo fare nulla per cambiare la situazione, non possiamo migliorare la nostra condizione e perpetuiamo l’insoddisfazione;
- Mancanza di significato o scopo: così come la soddisfazione nasce quando non riusciamo a raggiungere un obiettivo, anche il non avere affatto uno scopo genera insoddisfazione.
7 modi per sconfiggere l’insoddisfazione ed essere felici
Ci sono diverse azioni che si possono mettere in atto e che puoi fare fin da subito anche tu per alleviare il senso di insoddisfazione. Vediamo insieme questi suggerimenti:
- Identificare la causa dell’insoddisfazione o le cause (al plurale se ci sono diversi fattori che si concatenano e contribuiscono alla nascita di questo sentimento): comprendere cosa ci fa sentire scontenti può essere un processo complesso che richiede tempo per analizzarsi. Bisogna interrogarsi sulle cause dell’insoddisfazione elencate sopra e capire quale fattore sentiamo maggiormente scatenante per la nostra vita;
- Cambiare prospettiva: Wayne Dyer, psicologo statunitense, disse “cambiando il modo di guardare le cose, le cose che guardiamo cambiano”. Se non avviene un cambiamento in noi non possiamo aspettare di trovarlo al di fuori, dobbiamo imparare a guardare le situazioni da diverse angolazioni per trovare soluzioni, perché magari scopriamo nuove opportunità;
- Chiedere aiuto: non c’è nulla di male a parlare con amici, familiari, colleghi o professionisti della propria salute mentale. Sentire di avere supporto a volte è il punto di partenza per un percorso di crescita personale;
- Fare cambiamenti positivi: bisogna essere coscienti di se stessi affinché sia possibile fare scelte consapevoli ogni giorno e attuare cambiamenti (anche piccoli) quotidianamente per migliorare il proprio equilibrio;
- Praticare l’autocura: prendersi cura di se stessi, dedicando del tempo al relax, all’allenamento, alla meditazione è uno dei cambiamenti positivi che possiamo decidere di attuare da subito per migliorare il nostro benessere mentale e fisico;
- Cercare nuove sfide: per quanto sia difficile e spaventoso a volte uscire dalla propria zona di comfort, di tanto in tanto è importante mettersi alla prova per cercare di raggiungere una maggiore realizzazione personale e soddisfazione. Inoltre, questo può migliorare la propria autostima;
- Imparare dalle situazioni: ciò che viviamo sulla nostra pelle deve essere sempre preso come un’insegnamento e come un’opportunità di crescita. In futuro, proprio grazie a queste esperienze passate, saremo più bravi a prendere decisioni più consapevoli e, in generale, a distaccarci da situazioni tossiche o dannose per noi perché ci rendono scontenti.
Oltre a questi suggerimenti pratici, è importante non scordarsi che non esiste una sola soluzione, ma è importante trovare la propria, quella giusta per sé.
L’insoddisfatto cronico: chi è e come si comporta
Le persone che si sentono sempre insoddisfatte possono manifestare comportamenti diversi, ma ci sono alcuni tratti comuni. Ne riconosci qualcuno?
- Continua ricerca di perfezione: paradossalmente, chi non è soddisfatto di alcuni tratti della sua esistenza tende a cercare la perfezione senza andare in profondità e analizzarsi dentro per comprendere quale è la causa e come fare per risolvere. La continua ricerca della perfezione, che è una condizione inesistente, porta ad aumentare l’insoddisfazione e il senso di fallimento, per cui è un comportamento non funzionale;
- Critica costante: una persona insoddisfatta non solo critica continuamente se stessa, ma anche gli altri perché non ha la capacità di apprezzare le cose positive e creare un clima più propositivo intorno a sé;
- Persistente desiderio di cambiare: il cambiamento nasce dalla necessità di spostarsi dalla condizione attuale di infelicità, ma spesso si tende a vagare senza meta, peggiorando lo stato d’animo di non sentirsi mai realizzati;
- Disistima per le proprie realizzazioni: come abbiamo visto, chi non è soddisfatto non sente mai di arrivare alla perfezione (pur cercandola continuamente) e di conseguenza tende a sminuire i propri traguardi raggiunti senza avvertire mai gratificazione personale;
- Difficoltà a godersi il presente: chi non è contento di quello che ha porterà i propri pensieri a concentrarsi su quello che manca o sul futuro che vorrebbe avere senza le cose di cui si lamenta spesso. Questo comportamento fa scordare che la vita è adesso, nel qui e ora, e spesso, rincorrendo mancanze o lamentele, ci si perde e non si gode appieno dei momenti di felicità e di gioia.
Non esiste un dato preciso sul numero di persone insoddisfatte nel mondo, anche perché si tratta di una percezione soggettiva derivata da diverse cause e di una condizione che può variare.
Infatti, l’insoddisfazione non è necessariamente una condizione permanente, anche se può perdurare per un certo periodo di tempo, poiché può essere affrontata e superata.
E’ necessario l’aiuto di un supporto adeguato, partendo dall’identificazione e dalla gestione delle cause sottostanti e continuando con l’adozione di strategie positive per migliorare la qualità della vita.
Tuttavia, è possibile affermare, grazie a uno studio del 2020 condotto dal World Happiness Report, che l’incidenza di depressione, ansia e stress è in aumento in molti paesi. Questo ci suggerisce che è in aumento l’insoddisfazione a livello globale.
Perché proviamo insoddisfazione se ci fa stare male?
Se l’insoddisfazione è un sentimento negativo che porta con sé delle sensazioni spiacevoli, perché ci sentiamo insoddisfatti?
Se è vero che cambiando prospettiva si possono vedere nuove opportunità, proviamo a vedere l’insoddisfazione stessa come un’opportunità.
Essa può essere quella possibilità che diamo a noi stessi per cercare nuove soluzioni, per decidere di cambiare una condizione in cui viviamo (la quale non ci fa stare bene), di fare scelte più consapevoli, di porre attenzione a ciò che davvero conta per noi, a capire dove vogliamo arrivare e quali obiettivi raggiungere, ecc ecc.
Insomma, essere insoddisfatti potrebbe essere la spinta che ci porta a cambiare la nostra vita per raggiungere il benessere a tutto tondo, lavorando sui noi stessi e investendo sulla nostra crescita personale.
In fondo, l’insoddisfazione è un segnale che qualcosa non sta funzionando nella nostra vita e ci potrebbe far scoprire che in realtà desideriamo qualcos’altro di diverso.
Se sei una persona curiosa e interessata ai temi di crescita personale ti lascio un interessante video che spiega che cos’è il self empowerment:
Essere appagati è possibile? 9 modi per riuscirci
Essere soddisfatti di se stessi e della propria vita non solo deve essere per noi un obiettivo di crescita e di miglioramento continuo, ma deve essere abbracciato come uno stile di vita basato sull’equilibrio e sul benessere.
Se vi state chiedendo come è possibile farlo e cosa bisogna mettere in atto per raggiungere questa meta, qui di seguito trovate dei suggerimenti utilissimi, 9 per la precisione. Non saltatene nemmeno uno!
- Identificare e apprezzare i propri punti di forza: ognuno di noi ha almeno un punto di forza che può apprezzare. E’ il punto di partenza per migliorare la propria autostima e accrescere il senso di soddisfazione;
- Accettare i propri difetti: proprio come abbiamo delle qualità, abbiamo anche dei difetti che vanno accettati non per adagiarsi sull’insoddisfazione, ma per capire come gestirli riducendo la pressione che mettiamo a noi stessi per raggiungere la perfezione;
- Porsi obiettivi realistici: non cercare l’impossibile per poi non sentirsi all’altezza non è sinonimo di non essere ambiziosi. Infatti, si può voler raggiungere una meta fattibile ed essere comunque determinati;
- Concentrarsi sul presente: che sia attraverso la meditazione, la respirazione, lo yoga, la mindfulness o qualsiasi altro strumento è importante riconnettersi con il presente, per apprezzare le cose che si hanno e sviluppare un senso di gratitudine;
- Fare le cose che si amano: se vogliamo aumentare il nostro livello di felicità è importante partire dalle cose che conosciamo e colleghiamo alla gioia, per innescare un circolo vizioso di positività;
- Prendersi cura di se stessi: è appurato che “coccolarsi” sia a livello fisico che mentale migliora il nostro stato d’animo e benessere generale. Bastano piccole azioni tutti i giorni tutt’altro che complicate, quindi che aspetti? Riparti da te stesso!
- Imparare a gestire lo stress: se non lo puoi evitare gestiscilo! Lo stress è una risposta naturale del corpo e della mente alle sfide quotidiane, per tenerlo sotto controllo è necessario mettere in atto una combinazione di tecniche di rilassamento, attività fisica, efficace gestione del tempo e con una buona comunicare si potrà vivere una vita più equilibrata e soddisfacente;
- Avere relazioni significative: se l’insoddisfazione deriva anche da conflitti interpersonali, al contrario la soddisfazione deriverà da quelle relazioni interpersonali che ci fanno stare bene, all’interno del quale ci sentiamo noi stessi, a nostro agio, supportati e con un benessere emotivo importante;
- Dare un senso alla propria vita: Vasco Rossi nella sua canzone “Un senso” cerca di dare un senso a tante cose, ma non è l’unico. Mettendo da parte la musica e la filosofia, è importante avere una meta e uno scopo nella vita per poter fare progetti e sentirsi realizzati, anche in base ai propri valori.
In conclusione, l’insoddisfazione nella vita ci trascina dentro un vortice di emozioni quali l’infelicità, lo stress, l’ansia, la frustrazione, la delusione…Tutti stati d’animo negativi che influiscono sul nostro benessere, peggiorandolo!
Non temete, essere insoddisfatti è normale, se questo sentimento però si lega a una condizione specifica in un tempo limitato e, soprattutto, se diventa la spinta per apportare un cambiamento significativo nella tua vita.
Se c’è qualcosa che ti rende insoddisfatto o scontento e infelice, accetta questo stato d’animo negativo e non aspettare a domani per risolvere. Quello che hai a disposizione è il momento presente, la tua voglia di star bene e i consigli utili raccolti da questo articolo. Sfruttali per migliorarti e accrescere il tuo benessere!